La sinergia tra Inps e i ministeri di istruzione e giustizia.

Tridico: la convidisione dei dati favorisce il funzionamento servizi

Recuperare tutte le informazioni dei dipendenti dei ministeri della Giustizia e dell’Istruzione, anche quelle riferite alla vecchia gestione Inpdap, e digitalizzare I vecchi fascicoli dei lavoratori. L’attività avviata dall’Inps a fine 2019, ormai giunta quasi al termine, è stata presentata questa mattina a Roma a palazzo Wedekind per “celebrare una collaborazione straordinaria tra pubbliche amministrazioni”, ha commentato il presidente Inps, Pasquale Tridico.

Il lavoro, infatti, è stato portato avanti grazie alla sinergia tra i vari enti pubblici. Una buona pratica sottolineata anche dallo stesso presidente che ha auspicato “una maggiore condivisione dei dati che possa favorire così il funzionamento dei servizi. Tutte le amministrazioni dovrebbero usare questo metodo, utilizzando soprattutto gli strumenti digitali”.

“Quando l’ex Inpdap è venuto in Inps ha portato in dote la non digitalizzazione delle posizioni assicurative dei dipendenti dello Stato e degli enti pubblici. Per cui abbiamo dovuto risalire a ritroso su tutte le informazioni che sono ancora in possesso dei lavoratori pubblici, con la necessità di valorizzare

queste informazioni e portarle dentro gli archivi dell’istituto. Un lavoro immane, si parla di 3-400mila provvedimenti che si trovano ancora negli archivi cartacei”, ha spiegato alla Dire la direttrice generale Inps, Gabriella Di Michele.

“Una scommessa vinta”, l’ha definita la direttrice generale, che è intervenuta a sanare un problema risalente a diversi anni fa e un tassello importante anche per il futuro, perché “è stato messo in moto un processo virtuoso di collaborazione tra servizi pubblici”.

“Grazie a queste attività di collaborazione abbiamo recuperato situazioni particolarmente gravose- ha detto in video collegamento Filippo Serra, direttore generale del personale scolastico del ministero dell’Istruzione- speriamo che queste collaborazioni siano estese anche ad altre attività territoriali, per offrire migliori risposte alla platea di riferimento”.

Presente in sala anche Anna Macina, sottosegretaria del ministero della Giustizia, che ha sottolineato l’importanza del progetto perché frutto della condivisione dei dati tra le amministrazioni.

“È la prova- ha detto Macina- che la pubblica amministrazione, quando lavora in sinergia, riesce a ottimizzare i tempi di risposta dei servizi che è chiamata a rendere. Il governo ha il compito di valorizzare questi risultati nel metodo- ha aggiunto Macina durante il suo intervento- questo è un ottimo esempio di best practice, una svolta epocale. Anche perché dietro le circa 15mila domande gestite, ci sono carriere e persone. Dopo decenni è stato semplificato un sistema seguendo un modello innovativo e dando luogo a qualcosa che funziona”.

Scatti, congiunzioni, pensioni: una grandissima quantità di pratiche, spesso ancora registrate su carta, sono state recuperate e digitalizzate per permettere ai lavoratori di avere un quadro chiaro della loro posizione. “Ogni iniziativa di sinergia tra amministrazioni che possa portare alla definizione delle posizioni in vista del pensionamento, e quindi di un trattamento giusto e proporzionato degli anni lavorati, ci vede favorevoli. Un plauso a quello che è stato fatto; noi offriamo tutto il nostro sostegno a quello che si farà in quest’ottica”, ha detto Michele Sorge, segretario generale Cisl Roma e Rieti, ai microfoni della Dire.

Un lavoro che adesso, anche grazie ai fondi del Pnrr, le amministrazioni pubbliche sperano di estendere anche ad altri settori. “Facciamo tesoro di queste esperienze- ha aggiunto Tridico- è opportuno che anche le sedi locali possano aprirsi con gli uffici locali e provinciali per migliorare questo rapporto. Dobbiamo garantire ai lavoratori tempi e prestazioni efficienti su tutto il territorio”.

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