É morto di Covid, all’età di 76 anni, il giornalista Mario Garofalo.

 

 

 

 

ACCADEMIA DEI PARMENIDEI
      UFFICIO STAMPA

É morto per via del Covid, all’età di 76 anni, il giornalista Mario Garofalo, di Ogliastro Cilento. Era ricoverato al Covid Hospital di Agropoli dal giorno di Natale, poi le sue condizioni si sono aggravate.

Mario Garofalo: giornalista , scrittore, poeta.

Aveva 76 anni. Gioiese come me, coetanei, sin dall’infanzia siamo stati amici e compagni di scuola sia alle Elementari che al Liceo Classico.

Tra i tanti ricordi non posso non ricordare le gare in “geografia”. Eravamo bravi entrambi, però Mario aveva una peculiarità in più nella quale era insuperabile: sapeva descrivere, a memoria, i confini di ogni Stato con una precisione millimetrica, mantenendo le proporzioni, anche dell’Inghilterra!

Ricordo anche che scriveva articoli su “L’Appennino”, un periodico locale dedito alla Cultura e all’Informazione, diretto allora dal noto giornalista Vincenzo Lettieri. Ha scritto anche su varie testate campane e su “IL SAGGIO” dell’editore G. Barra. Anche i ricordi degli anni in cui frequentavamo il Liceo sono tanti, ma il Tempo li ha sbiaditi inesorabilmente. Rimane solo qualche fotografia. Ci siamo rincontrati poche volte, riabbracciandoci come ragazzini.

Mario è stato un bravo scrittore. Basti ricordare quanto ha scritto sul Cilento o per il pittore Mario Romano, con animo sempre ricco di sincerità e di profonda stima. Nel 2009 pubblicò la sua Tesi di Laurea in Sociologia “Problemi affettivi e qualità di vita nella vecchiaia nel Cilento come altrove” nella quale affronta, con animo giovanile, tutti gli aspetti e i problemi degli Anziani, raccontando anche delle realtà locali. Qualche tempo dopo me ne regalò una copia con la seguente dedica “ A Giacomino Da sempre e per sempre”.

L’animo nobile e semplice di Mario lo ritroviamo anche nelle sue poesie. Sì, perché ognuno è poeta nel profondo dell’anima, ma non tutti riescono a manifestarlo in modo sereno e spontaneo come lui. Tra le tante desidero ricordare ” Soffio di vento”: in essa Mario, con il candore di un fanciullo, si tuffa nella sua infanzia. Riporto qualche verso: “ Mi porta lontano,/leggero come un sogno,/ la meteora del tempo./Erano lunghi i giorni della mia infanzia,/ tutto mi sembrava così assurdo: /credevo che mai avrei perduto niente/ di tanto o di nulla./…../ l’odore dei gigli o dei fiori di campo,/ o l’erba dei prati o il soffio del vento/mi sussurravano la mia eterna fanciullezza:/non diventerai mai vecchio./ …./Così credevo/ e il soffio del vento mi nascondeva il futuro/ e mi portava dove tutto è diverso./ …..

Per l’Amico Mario il tempo si è fermato, quasi all’improvviso: il covid19 lo ha rapito, ma la sua bontà e il suo altruismo restano, per illuminare quanti lo hanno conosciuto e apprezzato. Lascia un grande vuoto nella sua famiglia, a Gioi e a Eredita/Ogliastro, ma sono in tanti, malgrado le vicissitudini della sua vita, a ricordarlo con commozione. Buon viaggio verso l’Eternità!

Giacomo Di Matteo

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