ROMA – “Con la variante omicron destinata a diventare predominante, i tamponi antigenici rapidi rischiano di diventare inutili. La nuova versione del virus Sars-CoV-2 sembra in grado di sfuggire con maggior frequenza ai test diagnostici oggi più utilizzati”. A spiegarlo è Guido Rasi, consulente del commissario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, e direttore scientifico di Consulcesi.
“Ora più che mai- prosegue Rasi- è fondamentale che gli operatori sanitari continuino a tenersi aggiornati sull’evoluzione del virus e delle nostre conoscenze sia in campo diagnostico che terapeutico”. A sottolineare che i tamponi antigenici rapidi sono poco sensibili e quindi poco attendibili nel rilevare la positività alla variante omicron è stata anche la Food and drug administration (Fda). “Dati preliminari- fa sapere Rasi- indicano che circa il 40% delle persone positive alla variante omicron può risultare negativo ai test rapidi, quasi 1 su 2“.
La ‘perdita’ di affidabilità dei test antigenici rapidi, dunque, potrebbe rendere tutto questo più complicato e difficile. “Spero siano presto disponibili test rapidi aggiornati ed attendibili per la omicron, ma nel frattempo è necessario alzare la guardia– aggiunge infine Rasi- In questo contesto, il ruolo degli operatori sanitari sarà ancora più centrale nella valutazione dei pazienti”.
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