COVID. FNOPI: INFERMIERI, IN UN MESE IL 117% IN PIÙ DI CONTAGI.
“E’ ora di sganciarsi dai vecchi modelli- continua FNOPI- su cui nessuno più a livello internazionale fa conto e di aprire davvero una stagione di riforme che veda una programmazione della formazione infermieristica in grado a medio e lungo termine di coprire le carenze evidenti e lo faccia con la qualità necessaria di infermieri specializzati e formati da docenti che siano della stessa professione”. “In questo senso- spiega la Federazione- andava un emendamento segnalato, ma poi sparito dalla legge di Bilancio che prevedeva con costi minimi (2 milioni per il 2022 e poco di più per gli anni successivi) l’immissione in ruolo di un certo numero di infermieri già abilitati alla docenza e che avrebbero consentito, con la giusta programmazione dei posti a bando, di formare secondo parametri di qualità i professionisti necessari per colmare la carenza”. “A breve termine, invece- continua- (perché Covid è ora) è necessario dare spazio a misure che consentano ai nostri professionisti di essere sburocratizzati da lacci e lacciuoli che ormai non hanno senso, come il vincolo dell’esclusiva che limita lo spazio di azione di chi già è in servizio, penalizzando e riducendo fortemente l’assistenza ai cittadini”. “Magari, intanto- aggiunge- anche con un segnale di vera attenzione a una categoria che ha registrato da inizio pandemia decine di morti e quasi 130mila contagi, consentendo subito l’assegnazione di quell’indennità infermieristica già prevista e finanziata nella manovra di Bilancio 2021 e quindi a costo zero, ma mai assegnata perché ancora una volta legata alla burocrazia di un contratto che per il suo iter, anche fosse firmato domani, cosa del tutto improbabile se non impossibili, dovrà attendere ancora mesi per essere applicato, mentre la pandemia non aspetta e i nostri professionisti per questo non si tirano davvero indietro e non hanno mai lasciato solo nessuno”. “Chiediamo- conclude la Federazione degli ordini degli infermieri- maggiore attenzione dal Governo, che ascolti il Parlamento che con una serie di emendamenti ‘dimenticati’ alla legge di Bilancio 2022 avevano indicato una strada corretta e siamo disponibili a un confronto immediato e a lavorare insieme per trovare subito le soluzioni necessarie a evitare che la situazione si trasformi in un vero e proprio allarme sociale”.
Agenzia DiRE www.dire.it