MIGRANTI. LINGUA, CASA E LAVORO: COSI’ 242 MINORI DIVENTANO ‘GRANDI’.
Durante la stesura del programma Castelli ha pensato a iniziative che potessero dare un contributo a chi sta affrontando il passaggio all’età adulta in un paese straniero. “Nell’ambito del lavoro sono stati organizzati corsi di formazione, di italiano e tirocini”, spiega. Tra i 242 partecipanti, 46 hanno frequentato i corsi di formazione professionale: oltre a insegnargli cosa devono fare sul luogo di lavoro, gli sono stati forniti gli strumenti linguistici per dialogare e capire efficacemente quali mansioni gli potrebbero venire assegnate. Spesso questi ragazzi e queste ragazze vivono nell’incomprensione. “Gli abbiamo spiegato le diverse tipologie di contratto, i doveri che avevano e i diritti che potevano rivendicare sul luogo di lavoro”, aggiunge Castelli. Il passaggio successivo ha portato all’inserimento in azienda: con ‘Work in progress’ sono state erogate 46 borse lavoro e 27 tirocini in società della metalmeccanica, della ristorazione, dell’edilizia e della logistica. “In alcuni casi il percorso è proseguito anche dopo”, sottolinea Castelli.
Nell’ambito dell’integrazione le attività realizzate sono state invece 29: in totale hanno partecipato circa 200 minori. “Oltre ai corsi di lingua per principianti- prosegue Castelli- abbiamo organizzato anche gruppi Fai con la compartecipazione dei coetanei italiani”. In tutte le attività il Centro ambrosiano, insieme agli altri partner, ha cercato di partire dai desideri dei ragazzi e delle ragazze: l’obiettivo era dargli una voce, renderli protagonisti dei loro progetti di inclusione. “Nell’ambito dell’abitare ad esempio i cohousing proposti sono nati dalle loro esigenze”, osserva Castelli. Dove vogliono vivere, con chi? Di cosa hanno paura? Cosa non capiscono? “Li abbiamo ascoltati”.
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