Roma. PCI, domenica nasce la Federazione PCI di Roma e provincia.

Partito Comunista Italiano

Federazione Provinciale di Roma: costituzione

Roma. Domenica 19 dicembre Congresso del Partito Comunista Italiano per la Costituzione della Federazione di Roma e Provincia

Domenica 19 dicembre, con l’intervento conclusivo di Giacomo De Angelis della segreteria nazionale del PCI, la cinquantina di delegati provenienti dalla Capitale e dalla intera provincia di Roma dove il Partito era strutturato in altro modo, verrà data vita alla nuova organizzazione del PCI. E’ una risposta Politica ed Organizzativa sia ai compiti che spettano al Partito nella Capitale d’Italia, sia al percorso congressuale nazionale che sta ricostruendo il PCI nel Lazio e in tutta Italia. Così come sarà mostrato a Livorno il 21-22-23 gennazio 2022. La Federazione del PCI di Roma e Provincia eleggerà i rappresentanti comunisti per l’appuntamento di Livorno. Le questioni dei lavoratori, che intanto, contro le politiche del Governo Draghi, stanno imponendo lotte e lo sciopero generale di oggi,16, con la modalità delle numerose manifestazioni regionali e locali; così come la mobilitazione della scuola – sia il comparto dei lavoratori della scuola e della ricerca che gli studenti – e le lotte contro le crisi delle decine e decine di realtà produttive; unitamente alla questione sanitaria e il diritto alla salute – esploso in modo eclatante con la pandemia da Covid in corso – e al tema del cambiamento climatico e alla gestione infrastrutturale e della difesa del suolo per le politiche ambientali; sono i temi scelti come perno centrale del confronto politico organizzativo del Congresso PCI che ricostruisce la forza comunista nel Paese. A Roma, per l’intera città e provincia lo farà – appunto domenica 19, dalle ore 9,30 – a Casal Bruciato, in via di Casal Bruciato presso il Centro Sociale “Intifada”. E’ qui, nel popolare quartiere tra la Tiburtina e il “tronchetto” della A24, che i delegati provenienti dalle realtà organizzate già riconosciute come Labaro e VI Municipio in città, come quelle dei Monti Prenestini e dei Castelli romani e Civitavecchia in provincia, uniranno energie e voci per proporre ai lavoratori, ai giovani e alle donne la questione comunista. La riproposizione cioè, circa la necessità e indispensabilità di una forza comunista che metta idee, iniziative e lotte a disposizione della politica utile ai ceti popolari e agli sfruttati, per costruire un futuro oltre le emergenze che imprigionano le idee rivoluzionarie di trasformazione della società. Il Partito Comunista Italiano, con la scelta della ricostruzione in atto, e con la nuova struttura organizzativa a Roma e Provincia offre a tutta la società, ai milioni di cittadini che qui risiedono, vivono e lavorano un riferimento certo per unire tutti i comunisti, e unire le forze popolari e la sinistra di classe. Alleanza sociale e politica contro il fascismo risorgente, in difesa della Costituzione; contro le politiche padronali – sia esse nazionali come propone Confindustria, che europee e mondiali come propongono dalla UE – e quindi contro le politiche che, oggi, Draghi sostenuto da destra e PD e M5S, e ieri, Renzi e Conte con le stesse politiche sostenute da destra e centrosinsitra hanno determinato e subito l’attuale crisi del capitalismo.

(Sia i delegati e delegate che gli invitati sono chiamati a rispettare le norme di sicurezza anticovid)

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