LAVORO. INPS: IN PRIMI 9 MESI 813MILA NUOVI POSTI.
Si osserva che nel mese di luglio 2021 nell’industria (escluso Tac) il numero di licenziamenti registrati si è significativamente avvicinato al livello del 2019 (da un rapporto continuo, per i mesi precedenti, attorno al 20-30% si è saliti all’80%) ma non l’ha comunque raggiunto e nei successivi mesi di agosto e settembre non si è affatto verificato un ulteriore avvicinamento. Nel periodo gennaio-settembre 2021, sono stati 21.522 i rapporti di lavoro (12.711 assunzioni e 8.811 trasformazioni a tempo indeterminato) che hanno usufruito dei benefici previsti dall’esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani fino a 35 anni (legge n. 205/2017), valore in forte diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-65%). Tale riduzione va valutata tenendo conto dell’istituzione dell’esonero per nuove assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato di giovani (art.1 Legge n. 178/2020) reso operativo con messaggio Inps pubblicato nel mese di ottobre 2021 ma al momento non ancora amministrativamente rilevabile. Nel corso dei primi nove mesi del 2021 sono state 202.000 le attivazioni a tempo indeterminato che hanno beneficiato della decontribuzione per il Sud. Nel complesso, considerando tutte le misure e anche le agevolazioni per la trasformazione da apprendistato in tempo indeterminato, si registra che sull’insieme di circa 1.457.000 attivazioni di rapporti di lavoro a tempo indeterminato quelle agevolate risultano 541.000 con un’incidenza pari al 37%. Il saldo annualizzato, vale a dire la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi, identifica la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro (differenza tra le posizioni di lavoro in essere alla fine del mese osservato rispetto al valore analogo alla medesima data dell’anno precedente). Il saldo annualizzato, dopo gli andamenti negativi registrati nei mesi più acuti della pandemia nella primavera del 2020 e nell’autunno-inverno 2020-2021, a marzo ha segnalato un continuo recupero. A giugno 2021 si sono registrate 694.000 posizioni di lavoro in più rispetto al giugno 2020; nei mesi successivi tale crescita si è assestata e a settembre risulta pari a +557.000, con un saldo positivo in tutte le tipologie contrattuali. In particolare per il tempo indeterminato la variazione positiva risulta pari a 173.000 unità mentre per l’insieme delle altre tipologie contrattuali la variazione complessiva è pari a 384.000 unità, con un ruolo rilevante sia dei rapporti a termine che dei rapporti in somministrazione. Confrontando la situazione a settembre 2021 con settembre 2019 registriamo un saldo decisamente positivo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+366.000: si sommano risultati positivi sia per la prima che la seconda annualità considerata); anche per l’insieme delle altre tipologie contrattuali a livello biennale il saldo risulta marcatamente positivo (+179.000) con il pieno recupero della perdita che era stata registrata tra settembre 2020 e settembre 2019 (-205.000).
Agenzia DiRE www.dire.it