Automobilisti: nel 2022 risparmieranno 23 ore di traffico.

Grazie ai nuovi sistemi automatizzati di gestione del traffico ed all’integrazione di soluzioni di Intelligenza Artificiale nel 2022 sarà inoltre possibile risparmiare a livello globale circa 192 miliardi di dollari.
Entro i prossimi 5 anni ogni automobilista vedrà diminuire di 36 ore il tempo passato nel traffico. «Ma già nel 2022, grazie all’Intelligenza Artificiale ed ai servizi di Smart Parking, gli italiani vedranno diminuire di 23 ore il tempo perso tra ingorghi ed imbottigliamenti» mettono in evidenza gli analisti di Sensoworks (www.sensoworks.com), la startup italiana specializzata in monitoraggio infrastrutturale.

«Grazie ai nuovi sistemi automatizzati di gestione del traffico ed all’integrazione di soluzioni di Intelligenza Artificiale sarà inoltre possibile risparmiare a livello globale circa 192 miliardi di dollari già nel 2022 e circa 300 miliardi di dollari entro il 2026» concludono gli analisti di Sensoworks.

Certo è che nel 2022 le “città intelligenti” controllate interamente da algoritmi, diventeranno progetti concreti. Ma quello che distingue il progetto «Sensoworks Smart City» è la presenza di un unico ecosistema nel quale le piattaforme software e i dispositivi connessi —includendo anche lampioni intelligenti, automobili, wearables e smartphone— interagiscono con le attività quotidiane della città, dallo «smart parking» alla raccolta dei rifiuti (smart waste management), dal supermercato intelligente allo «smart hospital».

L’azienda lo renderà ufficiale il 15 dicembre 2021, durante il «Webinar sulle Città del Futuro» a cui parteciperanno anche la Fondazione Torino Wireless —partenariato pubblico-privato che opera per la promozione e lo sviluppo dell’innovazione— ed il gruppo Sirti, che dal 1921 opera nei settori delle telecomunicazioni e dell’energia specializzandosi poi nelle grandi reti di telecomunicazione e nelle soluzioni digitali per le aziende in Europa e in Medio Oriente.

Grazie alla startup romana —quindi— vedremo presto concretizzarsi i primi progetti di «smart city» dotate di un ecosistema nel quale le piattaforme software e i dispositivi connessi interagiranno con le attività quotidiane, dallo «smart parking» allo «smart waste management».

Confermata così la nascita di sistemi per smart city «avanzate», in cui grandi masse di dati raccolti da sensori sparsi in ogni angolo urbano vengono rielaborati dagli algoritmi per gestire sistemi automatizzati, mantenere in funzione servizi e rispondere alle esigenze dei cittadini.

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