CLIMA. ANBI: ITALIA ROVESCIATA PIU’ ACQUA AL SUD, MENO AL NORD.
In Emilia-Romagna diminuiscono i flussi nell’alveo del fiume Trebbia, ma crescono quelli di Savio, Secchia e Enza (tutti con portate largamente inferiori allo scorso anno), mentre resta costante il Reno; i livelli degli invasi piacentini permangono in linea con i volumi trattenuti negli scorsi anni (con l’eccezione dell’abbondante 2019). Scendono leggermente i livelli dei corsi d’acqua nelle Marche, dove Tronto e Nera continuano però a registrare la migliore performance dal 2018 (fonte: Protezione Civile Marche); crescono le disponibilità idriche nei bacini che, con 31,92 milioni di metri cubi trattenuti, superano i livelli 2020. In Umbria aumentano di poco i volumi d’acqua, trattenuti nella diga di Maroggia, che resta deficitaria rispetto allo scorso biennio. Nel Lazio torna a crescere il lago di Bracciano, così come il fiume Liri, mentre cala lievemente il fiume Sacco. In Campania, i livelli idrometrici dei fiumi Garigliano e Sele risultano in crescita, mentre Volturno e Sarno sono in netto calo; in forte crescita sono i volumi del lago di Conza e gli invasi del Cilento con numeri da record: il primo trattiene 3.300.000 metri cubi d’acqua più dell’anno scorso, così come il bacino di Piano della Rocca sul fiume Alento, che segna +31,61% sul 2020.
Infine, situazione confortante per le disponibilità idriche nelle regioni meridionali ed insulari: in Basilicata è cresciuta di oltre 70 milioni di metri cubi, mentre la Puglia segna +20 milioni di metri cubi; n Calabria, la diga Sant’Anna sul torrente Tacina trattiene 6,38 milioni di metri cubi d’acqua, record a partire dal 2015; in un mese si registrano oltre 100 milioni di metri cubi d’acqua nei bacini della Sardegna (+Mmc. 66,12 sul 2020) e perfino i bacini della Sicilia segnano, a Novembre, una crescita di 4,58 milioni di metri cubi sul mese precedente, pur rimanendo deficitari per circa 11 milioni di metri cubi sul già critico 2020 (fonte: Dipartimento Regionale dell’Autorità di Distretto del Bacino Idrografico della Sicilia). “L’attuale situazione conferma l’immagine di un’Italia climaticamente rovesciata e con maggiori problemi di approvvigionamento idrico nelle regioni del Nord” evidenzia Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI). “La fotografia della condizione idrica del Paese testimonia l’importanza dei bacini che, stanti gli attuali livelli, fanno presagire una stagione irrigua regolare in regioni meridionali, tradizionalmente siccitose, garantendo così condizioni produttive e di reddito agli agricoltori”, conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.
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