ROMA – Striscioni e slogan inneggianti alla libertà contro la ‘dittatura sanitaria’, cartelli contro il green pass, con le due lettere finali che riproducono il simbolo delle SS naziste, simboli religiosi, bandiere italiane e soprattutto, tutti rigorosamente senza mascherine. E’ il popolo degli ‘smascherati’, secondo una formula suggerita da un intervento pronunciato dal palco.
La manifestazione no green pass al Circo Massimo di Roma raduna migliaia di persone provenienti da molte zone d’Italia. Il refrain è lo stesso degli ultimi mesi: richiami alle dittature del passato paragonate all’obbligo della certificazione verde, minimizzazione delle morti da Covid. “Sarebbero morti comunque- hanno detto dal palco- persone malate di altre patologie che venivano dichiarate morte di covid dalla dittatura sanitaria“.
Immancabili le aggressioni verbali a cronisti e fotografi, rei di “non raccontare la verità dei fatti” o semplicemente di indossare la mascherina. “Vorrei farvi vedere da qui cos’e’ una piazza senza mascherine. Non avete idea di quanto sia bello. La mascherina e’ il simbolo dell’oppressione. Abbiamo una dittatura ma vinceremo, vinceremo”, dice un altro degli oratori, tra gli applausi.
Nell’ambito della manifestazione anche una raccolta firme “contro ogni restrizione introdotta dal Governo” e un’intera bacheca con titoli di siti e quotidiani riportanti notizie di morti ‘sospette’. Persone decedute per i motivi più vari ma che in precedenza si erano sottoposte a vaccino, sostengono i manifestanti. Non mancano gli attacchi alla stampa. Ne fa le spese Selvaggia Lucarelli: “Siamo qui e ti aspettiamo. Vieni a ridurci in poltiglia verde”, dice una delle organizzatrici ai microfono.
Agenzia DiRE www.dire.it