79% ITALIANI PER VENDITA DIRETTA, VALORE A 6,5 MLD, 1/5 AZIENDE COINVOLTO (DIRE) Roma, 18 nov. –“Dai mercati contadini fino al web, la pandemia ha spinto quasi 8 italiani su 10 (79%) a cercare di instaurare un rapporto stabile con un agricoltore per garantirsi cibo sicuro, sano e di qualità”. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti/Censis sulle abitudini alimentari degli italiani nel post Covid presentata in occasione dell’incontro ‘Rete mondiale farmer markets: il terremoto silenzioso’, in occasione dell’inaugurazione del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, a Villa Miani a Roma. Per non rinunciare a portare in tavola cibi a km zero nonostante le restrizioni legate all’emergenza sanitaria “i consumatori hanno sviluppato la tendenza a combinare gli acquisti on line, con la spesa recapitata a casa, a quelli fisici, recandosi nei mercati contadini che hanno continuato a restare aperti al netto delle difficoltà causate dal Covid”, segnala Coldiretti. Il risultato è che il “valore della vendita diretta dagli agricoltori è salito a 6,5 miliardi di euro e coinvolge ormai oltre un’azienda agricola su cinque”. Un fenomeno reso possibile dal fatto che l’Italia “è il Paese della Ue con la più estesa rete organizzata di mercati contadini con 12.000 agricoltori coinvolti in circa 1.200 farmers market di Campagna Amica”. Un’esperienza che ha fatto da base alla nascita della prima Coalizione Mondiale dei Farmers Market, promossa proprio “per rispondere alla richiesta di cibi sani e locali da parte dei consumatori e alla necessità di garantire gli approvvigionamenti alimentari in tutto il mondo”, segnala l’associazione agricola.
A livello globale, riferisce Coldiretti, già un Paese su cinque (20%) può contare su sistemi di vendita diretta che possono trovare nella nuova ‘World Farmers Market Coalition’ un punto di riferimento per crescere, segnala Coldiretti. Tra i promotori della Coalizione Mondiale dei Farmers Markets, insieme all’Italia ci sono Usa, Norvegia, Australia, Danimarca, Giappone, Canada, Cile, Ghana, Sud Africa, Georgia, Inghilterra e altri hanno già dichiarato il loro interesse ad aderire. “Supportata dalla Fao, la coalizione è uno strumento per la diffusione dei mercati contadini nel mondo con particolare riguardo ai Paesi in via di sviluppo, accompagnando da una parte i governi verso l’adozione di un quadro normativo specifico e dall’altra- continua Coldiretti- assistendo le associazioni locali degli agricoltori nello sviluppo di reti come quella di Campagna Amica in Italia, della Farmers Market Coalition negli Stati Uniti o in Canada, con supporto a livello tecnico-legale, di comunicazione e di formazione per manager e agricoltori”. La vendita diretta nei mercati contadini “non è solo un nuovo modello agricolo ma anche una leva per responsabilizzare e trainare la filiera verso i valori di trasparenza, valorizzazione dell’origine territoriale e del prodotto locale, consumo consapevole, lotta agli sprechi”, spiega il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
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