ROMA – “Il Governo si è impegnato ad aprire nei primi giorni di dicembre un confronto per una riforma strutturale della Legge Fornero. Nel frattempo partirà un confronto coi ministri Orlando e Franco per capire se, e dove, ci sono spazi e risorse per intervenire in Manovra rispetto alle nostre rivendicazioni su esodati, pensioni giovani, Ape sociale e Opzione Donna”. Così il segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri, ieri sera all’uscita da Palazzo Chigi dopo l’incontro dei sindacati col premier Mario Draghi.
LANDINI: “LE MOBILITAZIONI PROSEGUONO”
Una posizione confermata anche dal leader della Cisl, Luigi Sbarra: “Il Governo si è impegnato ad aprire nei prossimi giorni un tavolo di confronto per la revisione della legge Fornero. Nelle prossime giornate continueremo a esercitare il massimo di pressione sociale sul Governo e sul Parlamento per migliorare la legge di stabilità sul tema del lavoro, fisco, pensioni, scuola e sanità”.
Sbarra, arrivando all’assemblea dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, chiede “piena rivalutazione delle pensioni, l’allargamento della 14esima e finalmente finanziare adeguatamente una legge quadro sulla non autosufficienza“. Il leader della Cisl conclude: “Il giudizio lo daremo sulla base del merito e dei risultati che porteremo a casa. La mobilitazione continua”.
Anche il numero uno della Cgil, Maurizio Landini, resta guardingo: “Consideriamo utile l’incontro e importante il percorso, non scontato, che si è aperto ma le valutazioni saranno fatte più avanti. Le mobilitazioni regionali proseguono“.
PENSIONI, COSA PREVEDE LA MANOVRA
Nella legge di Bilancio, il Governo ha previsto che nel 2022 entri in vigore, per un solo anno, Quota 102: si potrà andare in pensione con 64 anni di età e 38 di contributi. Un provvedimento che dovrebbe rigurardare, secondo la relazione tecnica allegata alla Manovra trasmessa al Senato, una platea di 16.800 persone. Poi si tornerebbe alla legge Fornero. Nella legge di Bilancio da 30 miliardi è inoltre prevista la proroga di Opzione Donna e dell’Ape sociale, che riguarderà otto categorie in più oltre alle quindici già esistenti.
Agenzia DiRE www.dire.it