Presentato in Senato il progetto “Bimbo dona, papà dona”.

Rufa: “Un’iniziativa di grande spessore, a cui siamo chiamati a dover dare un contributo”

Nela prestigiosa Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani sede del Senato si è svolta nel pomeriggio di ieri (15/11) una Conferenza organizzata dal Senatore della Lega Gianfranco Rufa, per la presentazione del Progetto della Federazione Italiana Adoces,”Bimbo dona papà dona”, patrocinata dal Ministero della Salute. Un momento di grande spessore, dove ancora una volta il senatore Rufa ha sottolineato la vicinanza della Lega alle tematiche sociali, troppo spesso dimenticate da una politica che al contrario dovrebbe essere più attente e vicina al territorio.

La Federazione Italiana Adoces (Federazione Italiana Associazioni Donatori cellule staminali), è impegnata nella promozione della cultura della solidarietà e della donazione di cellule staminali emopoietiche attraverso un’azione continua e capillare in tutto il territorio nazionale, la campagna di “Bimbo dona, papà dona”, è rivolta ai neo-papà con meno di 36 anni che insieme alla mamma hanno scelto di donare il sangue cordonale del proprio bambino. Per offrire alle coppie tutte le informazioni necessarie in merito alla donazione del sangue cordonale del piccolo e alla donazione di cellule staminali emopoietiche che può effettuare il papà con un prelievo di sangue – nel caso risulti compatibile con un paziente affetto da leucemia o altra grave malattia del sangue in attesa di trapianto -, e per rispondere alle domande di futuri genitori, la Federazione organizza un incontro online mensile, ogni ultimo martedì del mese, con gli esperti del settore . “Iniziative di questo tipo hanno un valore molto elevato –ha sottolineato il senatore Rufa- la ricerca continua a procedere, ma tutti siamo chiamati a contribuire nel raggiungimento di importanti risultati per la comunità. Le cellule staminali emopoietiche del sangue cordonale del neonato e del donatore adulto sono un livello essenziale di assistenza del nostro Servizio sanitario nazionale. In relazione al progressivo aumento dei trapianti di cellule staminali emopoietiche, in Italia occorre assicurare un adeguato incremento delle donazioni a beneficio dei malati in attesa di trapianto. Il progetto oggi presentato è multidisciplinare che coinvolge Istituzioni, Società Scientifiche e Associazioni di volontariato che compongono il Gruppo di Lavoro multidisciplinare che ha studiato un percorso formativo ed operativo per mettere in condizione la coppia di conoscere l’importanza delle donazioni CSE e di donare in maniera informata e consapevole, contribuendo ad accrescere valore e cultura della donazione nonché ad incrementare risorse sanitarie preziose per tanti malati”.

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