ARCHEOLOGIA. ROMA, ‘I FIORI DI MOZIA’ IN MOSTRA AL NUOVO SPAZIO ARTI FLOREALI.
Lorenzo Nigro (Roma, 13 dicembre 1967) è un archeologo italiano. È professore ordinario di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico e di Archeologia Fenicio-Punica alla Sapienza di Roma; è anche scrittore e acquarellista italiano. Scava in Giordania, Palestina e Sicilia occidentale. Sull’isola di Mozia, in provincia di Trapani, ha individuato diverse strutture arcaiche – come il Tempio del Kothon e il Sacello di Astarte – e una serie di altri importanti monumenti e reperti; dal 2004 dirige la Missione Archeologica della Sapienza Università di Roma che opera a Tell es-Sultan, l’antica Gerico, Tell Sheikh Abu Zarad (antica Tappuah), e Betlemme in Palestina e nella fortezza ammonita di Jamaan e nell’antica città di Khirbet al-Batrawy, da lui scoperta in Giordania. In quest’ultimo sito archeologico nel 2010 ne ha scoperto il Palazzo Reale, con numerosi importanti reperti del III millennio a.C., tra cui cinque asce di rame, una collana con 630 perle e diversi torni da vasaio. Ha diretto il progetto della Cooperazione Italiana ‘Oasi di Gerico’ per la salvaguardia e valorizzazione di 13 siti archeologici nell’Oasi di Gerico e, negli ultimi tre anni ha scritto due romanzi archeologici per l’editore il Vomere: Gerico. La Rivoluzione della preistoria (Marsala-Roma 2019); I geni di Mozia (Marsala-Roma 2020), dedicati rispettivamente all’età neolitica nella più antica città del mondo e alla saga della Famiglia di Giuseppe Whitaker e al mistero del tesoro di Garibaldi. Dal 2009 è membro del Consiglio Scientifico della Fondazione G. Whitaker, Palermo, per cui ha curato l’edizione di diversi volumi.
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