“La sfida più importante dal dopoguerra ad oggi, ovvero l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza volto a rilanciare l’economia del Paese nella fase post pandemica, richiede l’impegno e la responsabilità di tutti gli attori sociali. La minaccia di ricorrere allo sciopero generale, costantemente agitata negli ultimi tempi, rischia di rivelarsi un’arma spuntata e di apparire pertanto controproducente, finendo soltanto per alimentare il clima di esasperazione e lacerazione sociale. In questa fase, più che mai, è necessario riaprire il confronto sulle riforme ancora in cantiere che occorre attuare entro dicembre, e a cui è condizionata l’erogazione della seconda tranche dei fondi stanziati con il Recovery Plan. In tal senso, rinnovo l’appello per la sottoscrizione di un Patto per Sociale per il lavoro e lo Sviluppo. Urge, pertanto, la convocazione di un tavolo fra Governo, parti sociali e datoriali, per discutere di una Manovra che a nostro avviso deve essere espansiva e mettere al centro investimenti infrastrutturali e occupazionali senza precedenti, a sostegno di politiche attive di medio e lungo periodo in grado favorire la creazione di nuovi posti lavoro. In questa prospettiva, il dialogo con i Sindacati riveste un ruolo essenziale per definire un nuovo modello di relazioni industriali che metta al centro l’applicazione dell’art. 46 della Costituzione che prevede la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito all’appello rivolto al Governo per la sottoscrizione di un Patto Sociale per il Lavoro e lo Sviluppo.