I mangiatori di carne saranno mortali.

A un passo dal referendum
per chiedere l’abolizione della caccia in Italia.

L’Italia ci riprova dopo 30 anni dal precedente tentativo,
purtroppo fallito nel 1990.

È stato fatto un grande passo per ottenere
il referendum per lo stop alla caccia.
Ma non è finita qui.
Il “Comitato Sì Aboliamo La Caccia” ha comunicato che
Sabato 23 ottobre è stato raggiunto l’obiettivo delle 500mila firme, necessario per richiedere il referendum per abolire la caccia in Italia.
. Ora la Corte di Cassazione dovrà verificare la validità delle adesioni e poi sarà compito della Consulta controllare la legittimità costituzionale.
Se tutto andrà bene, l’Italia potrà tornare alle urne
e votare per abolire per sempre la caccia.

Nel buddismo l’uccisione di animali selvatici produce un karma estremamente negativo, che non solo il cacciatore deve scontare, ma che ricade anche sui suoi figli e sui figli dei suoi figli.
La legge del karma non finisce con l’individuo,
ma ricade sempre su tutta la genia, la stirpe,
fintanto che non viene risolto.

Non solo, ma viene scontata anche dall’intero genere umano, perché come esseri umani noi siamo tutti quanti profondamente intrecciati gli uni con gli altri.

Quindi l’azione ignorante che è prodotta da chi uccide l’animale selvaggio, ricade su tutti quanti, perciò l’unica legge che deve sussistere è la legge che proibisca in modo assoluto e perentorio qualsiasi forma di caccia.
Nella tutela di ciascuno di noi, del genere umano, noi dobbiamo riuscire a far passare una sola legge sulla caccia, che sia la legge che in via definitiva proibisca, in modo assoluto e perentorio, qualsiasi forma di caccia. 

Tutti i ragionamenti che fa la mente analitica,
divisa e separata dal cuore, dall’amore e dall’istinto, dobbiamo assolutamente respingerli e rifiutarli, quando si tratta di legiferare sulla natura. Perché l’uomo che legifera sulla natura, passando solamente attraverso la mente logica, provoca dei danni enormi. 

L’essere umano e’ in un delirio di onnipotenza,
in una psicopatologia di massa prodotta dalla nostra cultura.
E infatti tanti grandi, come Jung e James Hillman, il mio maestro,
lo hanno indicato: noi non abbiamo bisogno di una terapia dell’individuo, ma di una terapia della cultura. 

In questa cultura, che vive una psicopatologia di massa, emerge l’INDIVIDUALISMO, la sensazione di essere
individui distinti e separati da tutto.
Ma noi non solo non siamo distinti e separati  dagli altri individui umani, per cui subiamo e sopportiamo un karma collettivo, ma non siamo neppure separati dal resto della natura.

Dobbiamo fare di tutto per impedire la caccia, fino all’ultimo fiato che abbiamo dentro, fino all’ultimo granello di energia che abbiamo nel corpo, dobbiamo utilizzare tutta la nostra energia per combattere contro la caccia. 

La caccia e’ una delle espressioni più forti dell’ignoranza umana, dell’incapacità che ha l’uomo di conoscere il territorio e la realtà. 

L’uomo primitivo era in uno stato di coscienza non duale.
L’uomo antico raramente si cibava di ciò che cacciava, ma la preda veniva offerta agli dei. Lo faceva perché aveva bisogno del rituale per viaggiare nel mondo infero e ottenere le informazioni che servivano e fare ritorno.  Questo accadeva nell’età dell’argento.
Nell’età dell’oro l’uomo viaggia senza il rito del sacrificio. È sufficiente un rituale semplice come inchinarsi e respirare profondamente perché le due dimensioni siano unite insieme. 


Prometeo un giorno ha pensato che poteva imbrogliare gli dei
e mentre dava agli uomini il cinghiale da mangiare,
avvolgeva le ossa dell’animale nella pelle per sacrificarle agli dei.
Zeus ha scoperto l’inganno e ha punito Prometeo affermando che
“i mangiatori di carne diverranno mortali”.

Il problema dell’uomo è che quando guarda al passato lo fa
con uno strumento di indagine limitato e non viaggia nel passato,
ma nella mappa mentale del reale.
Dobbiamo uscire dalla mappa mentale per accedere a una coscienza ampliata, solo cosi possiamo entrare nel chakra del cuore.

 

CLUBHOUSE e L’INTELLIGENZA DELLE FORMICHE


Unuovo rapporto lanciato dalla Ong Oxfam durante i lavori
di Cop26 a Glasgow sui cambiamenti climatici denuncia che
i più ricchi del pianeta dovrebbero ridurre le emissioni del 97% entro il 2030. E che un volo spaziale inquina quanto 1 miliardo
di persone pover
e.

L’attivista Greta Thunberg ha sintetizzato bene le “chiacchiere” tra i potenti della Terra con il suo “bla bla bla”.
Per ora sono solo chiacchiere, appunto.

Ne ho parlato nell’ultima Room su Clubhouse, in programma ogni giovedì dalle 19 alle 19.45 insieme a voi immaginalisti e a Michaela K. Bellisario, la giornalista di iO Donna che fa da moderatrice.

La verità è che il futuro è quello che ci creiamo da soli. 

Ovidio nelle sue Metamorfosi, che prendo in esame ogni giorno nelle mie dirette Social, ha parlato dei famosi Mirmidoni.
Sono il popolo di Achille, e prendono il nome da Mirmidone,
figlio di Zeus e Eurimedusa. Si racconta che da formiche furono trasformate in uomini da Zeus dopo che l’isola nella quale abitavano era stata devastata da un’epidemia di peste.
Furono premiati, in un certo senso,
per la loro diligenza e il senso di appartenenza. 

Non ci vedete un richiamo all’attualità?
E se quanto sta accadendo non fosse casuale?
Se fosse un “appello” ad uscire dall’individualismo e a seguire, invece, la logica delle tribù con i propri valori condivisi? 

Dobbiamo tornare all’intelligenza delle formiche! 

Dobbiamo tornare all’intelligenza di gruppo.
Dobbiamo tornare a fare in modo che chiunque trovi la sua tribù,
la sua famiglia “spirituale” oltre che biologica, quella degli avi e della propria genìa, con uno sciamano e un codice etico da seguire. 

Solo così non ci sarà più un Jeff Bezos che propone di delocalizzare ad esempio i rifiuti su Marte, mentre il resto della terra vive tra i rifiuti. 

Il primo passo è, allora, quello di uscire dall’individualismo ed entrare nell’individuazione, concetto caro a Jung. Ovvero, individuarsi, comprendersi e amarsi. Allontanarsi da un sistema che squalifica, denigra e sminuisce se si decide di essere fuori dal coro.  

La natura, con l’epidemia attuale, vuole sensibilizzarci, vuole portarci a seguire l’intelligenza delle formiche, alla dimensione del sangha,
come dicono i buddisti, alla dimensione della foresta e a tornare alla forma originaria di tutte le cose.

 

Ti aspetto giovedì 12 novembre alle 19 nella Room Selene Calloni Williams. 

Discuteremo sui motivi che spingono milioni di persone in Italia e nel mondo a seguire Squid Game, la nuova serie su Netflix. È un fenomeno di costume pieno di spunti di riflessioni.  


Ti aspetto per parlarne insieme!

 

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