Landini in pressing sul Governo: “Subito un dl antifascista”.
Dal palco di piazza San Giovanni per la manifestazione indetta dai sindacati, il leader della Cgil dice “basta con la logica dell’uomo solo al comando e no alla pandemia salariale”.
ROMA – Per una volta Maurizio Landini lascia nel cassetto la celebre maglietta bianca. Nella piazza san Giovanni gremita, e accomunata dall’appello ‘Mai più fascismi‘ il numero uno di corso Italia si presenta in cravatta rossa. “È la prima volta che la porto a un comizio” ammette con i cronisti. La cravatta rossa come i leader della sinistra. Il tono del discorso ai 100mila manifestanti è schiettamente politico.
La condanna unanime del “fascismo violento” è la premessa di un ragionamento che ha come interlocutore il Governo. Ad ascoltarlo ci sono i leader del centrosinistra, futuro e ipotetico, passato e presente. Da Enrico Letta a Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Pierluigi Bersani, Massimo D’Alema, Sergio Cofferati, Dario Franceschini, Andrea Orlando. Sullo scioglimento di Forza Nuova, Landini incalza Mario Draghi. “Vogliamo un atto. Il Governo deve scioglierla col sostegno del Parlamento“, dice, ben sapendo che il premier ha fatto capire di voler attendere il responso della magistratura. Per Landini non basta. “Non è il tempo delle chiacchiere”.
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Il leader Cgil mette l’esecutivo nel mirino, anche per quanto riguarda la lettura delle condizioni che hanno portato ai fatti di sabato scorso. Serve un cambiamento sociale vero e necessario, e i sindacati chiedono di esserne protagonisti. “Questa bellissima piazza parla a tutto il Paese. Non è solo una risposta allo squadrismo fascista, è qualcosa di più”, dice Landini. “Questa piazza rappresenta tutta l’Italia che vuole cambiare il Paese, che vuole chiudere la storia della violenza politica. Essere antifascisti è per garantire la democrazia di tutti e i principi fondamentali della nostra Costituzione. Tutto il Governo assuma questa sfida e apra una fase di grande cambiamento sociale. Questa piazza – aggiunge – è la sconfitta di chi pensava che con un atto di violenza si potesse tornare indietro di cento anni”.
Il discorso interessa anche il Recovery plan. “Oggi abbiamo una quantità di risorse europee senza precedenti, il problema non è solo come si usano quelle risorse, ma che si usino bene. Lo dico secco, con un messaggio chiaro al Governo: non passiamo dalla pandemia del virus alla pandemia salariale“. C’è poi un problema di metodo democratico. Il fascismo, ricorda Landini, era un regime sì, ma con un consenso di massa. Un sistema istituzionale basato “sulla logica dell’uomo solo al comando”. E oggi come allora “la lotta al fascismo si fa innanzitutto estendendo la democrazia e la partecipazione a partire dalla comprensione dei bisogni popolari nel Paese”. La partecipazione è l’antidoto alla logica dell’uomo solo al comando. Il vaccino contro tutti i fascismi.
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