LIBANO. BEIRUT IL GIORNO DOPO: PARTITI SI ACCUSANO DELLE VIOLENZE .

FONTI DELLA ‘DIRE’: IERI I RAZZI RPG, OGGI TUTTO CHIUSO (DIRE) Roma, 15 ott. – “Mi sono chiuso nella cucina dell’ufficio, seduto a terra tra il frigorifero e il lavandino per proteggermi; in strada si sentivano passare gli scooter e le ambulanze, poi si faceva silenzio e ricominciavano i boati dei razzi Rpg”: così fonti dell’agenzia Dire a Beirut sugli scontri e le sparatorie durate ieri per ore nella capitale. La premessa è che oggi la situazione “sembra più tranquilla”. “E’ tutto chiuso e dalla strada non si sente traffico” riferiscono le fonti. “Sono stati possibili anche spostamenti dal sud verso Beirut, senza particolari problemi”. Alla Dire riferiscono però di tensioni al confine con Israele, con sorvoli di caccia di Tel Aviv nello spazio aereo del Libano, in particolare nell’area di Hasbaya, dove ieri sarebbero state udite tre esplosioni. Secondo un bilancio comunicato al quotidiano L’Orient le Jour da Georges Kettaneh, direttore della Croce Rossa libanese, le vittime degli scontri a Beirut sono state almeno sette. Trentadue invece i feriti, alcuni dei quali gravi. I combattimenti, documentati da video condivisi con la Dire, erano cominciati mentre era in corso una manifestazione per chiedere la rimozione del giudice Tarek Bitar: il magistrato sta indagando sull’esplosione nel porto della capitale che, il 4 agosto 2020, aveva provocato oltre 200 morti e 6mila feriti causando danni in più quartieri. Rispetto ai fatti di ieri, alcune fonti hanno riferito di un cecchino che ha ucciso un primo manifestante sparando da un tetto nell’area del Palazzo di giustizia. A organizzare il corteo è stato il partito sciita Hezbollah insieme con Amal, la formazione del presidente del Parlamento Nabih Berry. I dirigenti delle due organizzazioni hanno accusato dei primi spari e delle violenze le Forze libanesi (Fl), guidate dal maronita Samir Geagea. Su Al-Akhbar, giornale vicino a Hezbollah, il dirigente è rappresentato oggi in uniforme nazista e con baffetti alla Adolf Hitler. Le fonti della Dire confermano lo stop stamane alle attività commerciali nelle aree di Badaro e di Tayyouné, quartieri interessati dagli scontri. Tra le vittime di ieri c’è anche una madre di cinque bambini: i funerali della donna, che Hezbollah ha definito “una martire”, sono in programma nel pomeriggio.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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