RECALL Conti correnti: dopo la pandemia scendono i costi del 9%.
A distanza di più di un anno e mezzo dall’inizio dell’emergenza sanitaria si registra un calo dei costi di tenuta dei conti correnti rispetto ai mesi pre-pandemici. Vanno a picco i costi di gestione dei conti tradizionali rispetto a quelli online (che restano in ogni caso convenienti). La nuova indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it ha analizzato l’andamento dei costi dei conti correnti online e tradizionali, confrontando i dati di settembre 2021 con quelli di gennaio 2020
Un anno e mezzo dopo l’inizio della pandemia di Covid-19 i prezzi dei conti correnti sono in calo. La spesa annuale per la gestione dei conti correnti si riduce del -9% passando da una media di 131 euro a 120 euro. A registrare il calo più marcato sono i costi di gestione dei conti correnti tradizionali. Per i conti correnti on-line, invece, si registra un leggero aumento della spesa anche se queste soluzioni restano, nel complesso, le più convenienti.
Il nuovo studio dell’Osservatorio SOStariffe.it pone a confronto le spese sostenute a gennaio 2020, quindi nel periodo immediatamente precedente allo scoppio della pandemia, con i prezzi attuali, distinguendo tra tre profili di consumatore (il single, la coppia e la famiglia) e tra i conti online e tradizionali.
Banche tradizionali: l’uso on-line del conto conviene di più (-13%)
La ricerca dell’Osservatorio SOStariffe.it, messa a punto con l’ausilio del comparatore di conti correnti, ha analizzato le variazioni dei costi bancari negli ultimi 20 mesi. L’Osservatorio ha preso in considerazione i prezzi praticati in 33 istituti di credito attivi in Italia, analizzando i principali conti con usabilità online e allo sportello.
La prima tipologia di conto corrente esaminata sono i conti tradizionali, quelli classici attivati da banche con filiali fisiche sul territorio nazionale. L’analisi considera tre diversi utilizzi dei conti tradizionali: la gestione del tutto “offline“, che si avvale di operazioni allo sportello in filiale, l’uso misto (operazioni allo sportello e online), e infine l’uso online del conto, a dispetto del fatto che i risparmi sono depositati in una banca tradizionale.
I dati dello studio rivelano che la maggiore convenienza è proprio nell’utilizzo in modalità Internet banking del conto corrente tradizionale, con una spesa annuale che si è ridotto del -13% (passando da una media di 123 euro a gennaio 2020 ai 107 euro attuali). La pandemia ha mandato giù i costi sia per i single (-11%), che ora si trovano a risparmiare una decina di euro (dai 90 dello scorso anno agli 80 euro attuali). Risparmi significativi vengono registrati per le coppie (-14%). Per questo profilo di consumo, la spesa annua si è ridotta da 129 a 112 euro. Stesso identico risparmio (-14%) per la famiglia che da 150 euro di spesa annua sostenuta nel periodo pre-pandemico ora si trova a spendere soltanto 129 euro.
Va bene anche a chi fa un utilizzo misto del conto (metà allo sportello e metà online). Anche in questo caso in media si spende meno rispetto a gennaio 2020: la spesa per questo tipo di gestione è calata del -10%, da 151 a 136 euro. Persino l’ordine di convenienza resta identico: c’è un buon margine di risparmio per i single (-8%), che passano da un costo annuo di 117 a 108 euro, e per le coppie (-10%), che da 158 euro ora sono passati a spenderne 142 euro. Infine, sul podio della convenienza c’è la famiglia (-11%), che anche in caso di uso misto (Internet banking + sportello) registra un calo delle spese (da 177 euro a 158 euro)
I risparmiatori che gestiscono il proprio conto corrente senza utilizzare gli strumenti online non hanno risentito di alcun rincaro nel periodo pandemico anche se i costi di gestione sono ancora più alti rispetti a quanto registrato da un uso solo online o misto. Rispetto a gennaio 2020 si registra un leggero risparmio (-8%), con un costo complessivo sceso da 194 a 178 euro. Quasi non si accorgono della differenza (-6%) i single, che nel periodo pre–Covid spendevano 174 euro l’anno e ora spendono 164 euro. Se la cavano meglio le coppie (-10%) che possono ‘toccare con mano’ il risparmio vedendo la propria spesa annua ridursi da 186 a 168 euro. Infine, le famiglie (-9%) che, con una riduzione da 222 a 201 euro, possono accantonare almeno 21 euro in questo momento.
Conti correnti telematici: rincari soprattutto per i single (+12%)
Cattive notizie invece per chi sceglie una banca online, un istituto di credito cioè con poche o nessuna filiale fisica, caratteristica che consente alla banca di ammortizzare una serie di costi. Il periodo pandemico ha fatto lievitare i costi dei conti correnti online che registrano un incremento del +3% della spesa annuale, da una media di 58 euro nel 2020 a 60 euro di quest’anno. Nonostante gli aumenti resta comunque la soluzione bancaria più conveniente.
A risentire di più dei rincari sono soprattutto i single (+12%) che lo scorso anno mettevano mani al portafogli per 45 euro l’anno e quest’anno spendono 50 euro. Va appena peggio anche alle coppie (+2%) che quest’anno devono far fronte a una spesa di 61 euro. In controtendenza, invece, le famiglie, unico profilo di consumo a ridurre la spesa annuale passando da una media di 70 euro nel 2020 ai 68 euro della rilevazione di settembre 2021 (-2%).
Se siamo alla ricerca delle migliori condizioni di risparmio, un ottimo alleato nella ricerca dei conti correnti più convenienti – online o tradizionali – è il comparatore SOStariffe.it, https://www.sostariffe.it/conto-corrente/, semplice e immediato da usare ovunque siamo anche grazie all’app per dispositivi mobili: https://www.sostariffe.it/app/
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Alessandro Voci
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