A Roma sarà ballottaggio Michetti- Gualtieri, Azione di Calenda partito più votato.
ROMA – Urne chiuse a Roma per le elezioni del nuovo sindaco. Quando a Roma sono state scrutinate 2.526 su 2.603 sezioni, il candidato del centrodestra Enrico Michetti si attesta al 30,21% delle preferenze. Alle sue spalle lo sfidante di centrosinistra Roberto Gualtieri al 27,02%, mentre la sindaca uscente Virginia Raggi è più indietro con il 19,15% e Carlo Calenda, in campo per Azione, è al 19,71%. Si prefigura quindi un voto al ballottaggio tra Michetti e Gualtieri.
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CALENDA PARTITO PIÙ VOTATO
La lista civica Carlo Calenda conquista la momentanea vetta del partito più votato a Roma con 212.507 voti. A seguire ci sono Fratelli d’Italia con 172.062 e il Pd con 161.361. Più indietro il M5S che si ferma a 108.805. La Lega per il momento ha conquistato 58.732.
MICHETTI: “SIAMO IN TESTA E MI FA MOLTO PIACERE”
“In due mesi, con agosto di mezzo, abbiamo fatto una campagna elettorale straordinaria. Il dato è significativo: siamo in testa e questo mi fa molto piacere”. Così il candidato sindaco di Roma per il centrodestra, Enrico Michetti, dal suo comitato elettorale.
E in vista del ballottaggio con Gualtieri, Michetti ha spiegato: “Io mi rivolgerò a tutti i romani. Calenda? Nessuno è proprietario del consenso degli altri. Speriamo di avere la possibilità di parlare dei programmi per Roma. Oggi siamo in testa e questa è una buona notizia. Mi fa molto piacere che ci sia stato nelle piazze un consenso travolgente“.
Secondo il candidato sindaco di centrodestra, “nelle periferie si è votato poco, ma bene“. E Michetti ha anche annunciato uno dei suoi obiettivi in caso di vittoria nella corsa al Campidoglio: “Aprirò un ufficio del Comune di Roma dentro il ministero delle Infrastrutture“.
GUALTIERI: “SIAMO MOLTO SODDISFATTI”
“Siamo molto soddisfatti, siamo al ballottaggio e adesso ci impegneremo con grande determinazione in queste due settimane rivolgendoci a tutte le romane e a tutti i romani per dare a Roma un governo all’altezza di una grande Capitale europea”. Sono queste le prime parole di Roberto Gualtieri, candidato sindaco di Roma del centrosinistra, che ha parlato dal suo comitato elettorale. Gualtieri è stato accolto da un lungo applauso dei suoi sostenitori presenti in via di Portonaccio.
“Siamo molto fiduciosi e molto ottimisti – prosegue Gualtieri -. La vittoria di Casu nel seggio di Primavalle è importante perché abbiamo eletto un giovane parlamentare capace. Affronteremo queste ultime due settimane di campagna con grande umiltà, impegno, determinazione, apertura e grande capacità di ascolto, affermando le nostre idee e la nostra visione, perché noi siamo convinti che Roma può rinascere, Roma può essere governata in modo efficiente e non solo può avere una buona amministrazione, ma un ruolo di punta tra le grandi Capitali europee ed essere di nuovo guida di una stagione di rilancio del Paese nel segno della crescita, della creazione di buona occupazione, di inclusione, di transizione ecologica e di riduzione delle distanze”.
L’ex ministro dell’Economia prosegue: “Con ancora maggiore impegno e determinazione lavoreremo non solo per convincere gli elettori a sostenerci, ma anche per prepararci a una stagione di governo impegnativa ma stimolante, perché Roma ha potenzialità straordinarie e i cittadini lo hanno capito. La nostra campagna non sarà semplicemente chiedere il voto ai romani, ma chiamare a raccolta tutte le forze della città per aprire una stagione di rinascita e riscatto per Roma”.
“Un incontro con Conte per parlare di Roma? Ci mancherebbe, su Roma e per Roma parlo con tutti perché vogliamo che tutti ci aiutino a riscattare questa città“, ha aggiunto Gualtieri, che è stato ministro dell’Economia nel secondo governo guidato dall’attuale leader del M5S. “Ho ascoltato Conte che ha escluso il sostegno alla destra e noi con grande serietà parleremo con i fatti. Gli apparentamenti tecnici non ci saranno – ha ribadito il candidato di centrosinistra – ma nemmeno nessuno li ha proposti. Parleremo con la forza delle idee e capacità di ascolto e inclusione”.
“Siamo fiduciosi che la nostra proposta politica sia la più forte. Con grande umiltà ci rivolgeremo a tutte le romane e a tutti i romani, quindi anche agli elettori di Raggi e Calenda chiedendo loro di sostenerci al ballottaggio. Con grande umiltà ma anche grande determinazione e fiducia anche perché il dato di Primavalle ci ha visti vincenti”. Gualtieri ha afffermato che il dialogo è aperto anche con gli avversari: “Mi rivolgerò a tutti, anche ai leader. Non faremo apparentamenti, lo abbiamo già detto, ci rivolgeremo agli elettori per sostenerci e aiutarci. Questi risultati certo rafforzano il governo Draghi e la cultura democratica progressista europeista anche di un centrosinistra che vince con una visione di città”, ha concluso Gualtieri.
RAGGI: “SONO L’UNICA CHE TIENE TESTA ALLE CORAZZATE”
“Aspettiamo dati certi. Al momento sono l’unica che sta tenendo testa a Roma alle corazzate del centrodestra e del centrosinistra con la lista del M5S e le mie liste civiche. Ci vediamo dopo”. Lo ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, commentando i risultati del voto nella Capitale nel suo comitato elettorale allestito al The Hive Hotel di via Urbana. Poco prima del suo arrivo c’era stato qualche attimo di tensione tra i giornalisti, in attesa dalle 15, e i membri dello staff della sindaca che avevano annunciato un punto stampa sul marciapiedi all’esterno dell’albergo anziché nella sala allestita ad hoc all’interno. Dopo le rimostranze dei cronisti, la breve dichiarazione della sindaca è stata rilasciata in sala conferenze.
CALENDA: “SPIACE NON ESSERE AL BALLOTTAGGIO, MA NESSUN APPARENTAMENTO”
“Il nostro obiettivo non era una testimonianza, ma era arrivare a governare Roma. Se da un lato siamo contenti di essere arrivati a questo risultato, che apre ad una fase di lavoro a livello nazionale, dall’altro lato non c’è dubbio dispiace che i numeri attuali non ci vedano al ballottaggio“. Lo ha detto il candidato sindaco Carlo Calenda nella conferenza stampa sui risultati elettorali a Roma, nel comitato di viale Trastevere.
“Noi abbiamo già detto che non faremo apparentamenti o alleanze. La ragione- spiega Calenda- al di là delle mie preferenze personali, è che questa lista è stato votata da cittadini di centro, di destra e di sinistra. Sarebbe scorretto prendere il loro voto e utilizzarlo per eventuali posizioni. Su eventuali indicazioni di voto, decideremo nei prossimi giorni”.
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LETTA: “CON CALENDA LE STRADE DEVONO CONVERGERE”
“Calenda? Farò con lui un ragionamento sul futuro, le nostre strade dovranno convergere e dobbiamo stabilire tempi con lui come altri. È un intelocutore di centrosinistra europeista“. Lo ha detto il segretario dem, Enrico Letta ai microfoni di La7. “Autocritica? Non devo farla io, noi usiamo il metodo delle primarie perché Carlo aveva comunque deciso di correre”, ha concluso.
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