NAPOLI – “Il nuovo Scuolab incarna l’idea di laboratorio senza limiti. Abbiamo lavorato all’implementazione di miglioramenti sostanziali nella user experience, ma la grande novità è l’introduzione di moduli che allargano il concetto stesso di laboratorio virtuale, estendendolo oltre il nucleo delle cosiddette ‘scienze dure’”. Con queste parole Chiara Gasparro, Scuolab product manager, ha presentato la piattaforma Scuolab – e i risultati raggiunti – durante l’evento in cui imprenditori, innovatori e rappresentanti del mondo della scuola, in un dialogo a più voci moderato dalla giornalista Maria Cava, hanno presentato le novità e le prospettive di sviluppo dei laboratori virtuali che costituiscono il mondo Scuolab.
Nel corso dell’incontro virtuale sono stati, infatti, presentati i volumi che integreranno l’offerta attuale composta da oltre 70 esperienze focalizzate su quattro aree di sperimentazione: Fisica, Chimica ed Elettronica, pensati per le gli istituti superiori e Scienze, ideato per rispondere alle esigenze degli studenti delle scuole medie. E proprio partendo dalle testimonianze di istituti scolastici italiani ed europei che già utilizzano Scuolab come strumento di supporto alla didattica sia a distanza che in presenza sono state esplorate le ulteriori prospettive di sviluppo di questa soluzione, vero e proprio viatico capace di traghettare il mondo della scuola in una dimensione sempre più innovativa, inclusiva e collaborativa.
“I laboratori virtuali – hanno spiegato dall’istituto tecnico industriale tedesco di Saarbrücken – offrono flessibilità, autonomia e favoriscono l’orientamento degli studenti. Quest’anno integreremo Scuolab come estensione dei laboratori esistenti di fisica, chimica e tecnologia per gli istituti tecnico superiori”.
“Abbiamo iniziato a usare Scuolab – hanno detto dall’Itet Rapisardi-Da Vinci di Caltanissetta – durante il lockdown. Questa piattaforma dà agli studenti una capacità operativa autonoma con cui integriamo altre forme di insegnamento più tradizionali”. Scuolab viene usato anche dall’istituto Alle Stimate di Verona dove, hanno sottolineato, “gli studenti stando a casa potevano comodamente accedere a queste risorse e sperimentare liberamente sulla piattaforma diverse attività e per noi insegnanti è stato uno stimolo, una fonte di scoperta e approfondimento. Un aspetto critico dei laboratori concreti è lo smaltimento dei rifiuti, anche pericolosi, e con Scuolab questa cosa è stata superata”.
I nuovi volumi sono pensati come strumenti di comprensione e sviluppo di competenze relative ad alcune delle più grandi sfide del nostro Pianeta: il cambiamento climatico, la Digital transformation e lo sviluppo di modelli di trasferimento della conoscenza collaborativi e inclusivi.
Il primo, Scuolab Climate Science, è stato sviluppato in collaborazione con l’Agenzia spaziale europea che, mettendo a disposizione i dati dei propri satelliti, ha permesso di ideare e implementare esperienze utili alla comprensione dei concetti scientifici che si celano dietro ai fenomeni legati al cambiamento climatico. Il modulo Scuolab Micro, invece, è stato pensato per sviluppare le competenze di programmazione software con un approccio pratico e coinvolgente, consentendo agli studenti di programmare veri microcontrollori e microprocessori, che comunicano e gestiscono i parametri di controllo di ambienti virtuali. Infine Scuolab Dixit, attualmente in fase di roll-out, che costituisce il primo incontro tra Scuolab e le discipline umanistiche. Dixit utilizza le tecnologie del machine learning e gli avatar per offrire una esperienza di potenziamento della didattica che punta da un lato a sviluppare il pensiero computazionale e dall’altro offre la possibilità di ripensare la tradizionale didattica frontale in chiave collaborativa.
BECU (ESA): “INSIEME A PROTOM PER RESTITUIRE A STUDENTI REALTÀ“
“Satelliti e altre soluzioni dell’Esa coinvolti in questo progetto sono stati utilizzati nel modulo Scuolab Climate Science del progetto Stelle perché hanno piena visione e conoscenza di ciò che accade sul nostro pianeta, negli oceani, nel mare, di ciò che accade alla temperatura. È bello vedere come Protom sia riuscito a incorporare questi aspetti nei propri corsi per restituire agli studenti la realtà, così come viene letta dai satelliti dell’Esa”. Così Olivier Becu, rappresentante dell’Esa, intervenuto con un videomessaggio all’evento virtuale ‘Scuolab: benvenuti nel mondo dell’educazione senza limiti’.
DE FELICE (PROTOM): “METTIAMO INSIEME TECNOLOGIA E CONTENUTI“
“Questo nuovo mindset a cui ci ha costretto la pandemia – sottolinea – è sicuramente un acceleratore culturale e quindi ci dà la possibilità di utilizzare strumenti che sapevamo di avere ma che non utilizzavamo così come sarebbe stato opportuno fare. Oggi li abbiamo, quello che manca è mettere insieme la tecnologia con i contenuti della formazione: questo è quello che Scuolab tenta di fare partendo da ciò che noi chiamiamo il ‘vaccino della conoscenza’ e cioè che l’unico modo per eliminare il divide è lavorare sui principi della formazione e della cultura. Scuolab è lo strumento attraverso il quale noi immaginiamo di iniettare questo vaccino per eliminare ogni tipo di divide sociale”. Così alla Dire Fabio De Felice, fondatore di Protom.
CATANIA: “INTERNET È IL LUOGO DOVE SI PUÒ FARE DIDATTICA“
“Internet non deve essere più visto, in ambito scolastico, come lo strumento da utilizzare nel momento in cui ci sono dei problemi come è successo durante la pandemia. Ormai deve essere visto come un luogo dove si può fare didattica perché ci sono degli strumenti estremamente validi che possono essere utilizzati, sia dai docenti che dagli studenti, per imparare”. Lo spiega alla Dire Alessandro Catania, docente di Matematica e Fisica, divulgatore scientifico e Youtuber.
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