ROMA – Nell’affrontare l’aumento delle bollette di luce e gas “non è questione di parole, è questione di mercato. È sotto gli occhi di tutti che il gas stia aumentando in maniera costante, ed essendo la materia prima per produrre elettricità ne abbiamo un effetto importante sulla bolletta. Circa l’80% degli aumenti viene dal gas“. Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani lo dice intervistato da Radio Anch’io, su Radio Uno Rai.
Dopo il suo annuncio sui rincari, il tema è diventato centrale nella politica italiana. Secondo Cingolani, per affrontare e mitigare l’aumento “c’è da mitigare innanzitutto il trimestre” perché “sappiamo che l’aumento è importante” e “avviene in tutta Europa”. Però “ogni Paese ha la sua ricetta” e “in queste ore stiamo rivedendo il metodo di calcolo, ci stiamo lavorando. C’è da ragionare su come viene costruita, calcolata, la bolletta”, prosegue il ministro.
“Nell’immediato, come abbiamo fatto nello scorso trimestre” quando ci fu “un aumento” delle bollette di luce e gas “seppur di livello inferiore”, ci sarà un intervento del Governo. Ma poi, aggiunge Cingolani, “c’è da mettere in piedi un intervento strutturale perché per quanto sembri si stiano saturando questi aumenti di costi, sono costi che rimarranno in bolletta”.
La Spagna di Pedro Sanchez ha attuato una strategia per far fronte al caro bollette che prevede minori remunerazioni ai produttori di energia e riduzione delle tasse, si potrebbe applicare qualcosa di simile in Italia? “Sono realtà profondamente diverse – precisa il ministro – Ricordiamoci quanto è grande il nostro comparto industriale rispetto al loro. Credo che si possano trarre alcune indicazioni ma difficilmente si può traslare la strategia da un Paese a un altro. Quindi noi dobbiamo lavorare sui nostri numeri e sulla nostra situazione”.
Ma secondo Cingolani, al di là delle contingenze del momento, il vero obiettivo è un altro: “Ora la vera cosa importante è accelerare il nostro processo di installazione delle rinnovabili, così ci sganciamo più rapidamente possibile dal costo del gas. Su questo il dl Semplificazioni ha fatto un lavoro enorme, noi stimiamo di scendere da 1.200 giorni di tempo medio di autorizzazione per un impianto a circa un quinto”, conclude il ministro.
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