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“Una macchina si è affiancata sulla mia sinistra e sono saltati fuori tre uomini. Sono riuscito a svincolarmi, ma davanti c’era una pattuglia talebana e ho pensato che fosse necessario andare da loro, perché ho un documento di accredito del ministero dell’Informazione, anche se il governo è stato dichiarato meno di un’ora fa”. Nonostante il documento, continua il cronista, “mi hanno tirato dentro di peso e mi hanno dato un pugno, dicendomi di non parlare. Un’ora fa sono stato rilasciato con l’avviso di non andare più ai cortei delle donne né della popolazione. La situazione diventa molto delicata. Possiamo ancora filmare e andare avanti, ma il ‘potere’ o ‘non potere’ in questi casi è molto relativo. Per raggiungere l’informazione bisogna esserci”, ha detto Locatelli, concludendo: “anche gli altri giornalisti sono stati liberati, siamo solo in dubbio sul rilascio di un collega”.
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Agenzia DiRE www.dire.it