ANVM risponde al Centro Documentazione Studi Cassinati sulla data per commemorare le vittime delle marocchinate.
Ciotti (presidente ANVM) “Si svegliano ora. Dove sono stati fino ad oggi? Il 18 maggio è la data giusta per tutte le Regioni e Province colpite da questo flagello.”
“Sono perplesso che un’associazione possa parlare di marocchinate, quando nel 2005 accolse due reduci marocchini che avevano combattuto nelle nostre contrade, senza chiedere loro delle violenze patite dalla popolazione civile italiana.”
Inizia così l’intervento di Emiliano Ciotti, presidente dell’associazione nazionale vittime delle marocchinate e nipote di un ragazzo, all’epoca quattordicenne, che venne massacrato dai coloniali francesi a Roccagorga (LT).
“Dove è stata fino ad oggi questa associazione? – si domanda Ciotti – che cosa ha fatto in questi anni per commemorare le vittime? Poco o niente. Addirittura accolse tanti anni fa due reduci marocchini che ricevettero dall’allora Sindaco di Cassino una medaglia commemorativa. Chiesero loro se sapevano degli stupri commessi dai loro commilitoni? Certo, durante un convegno storico ci furono delle timide e tardive scuse, ma nulla di più.”
Il presidente dell’ANVM poi interviene sulla questione della data per celebrare la Giornata in Memoria delle Vittime delle marocchinate.
“Le violenze iniziarono nel luglio 1943 con lo sbarco in Sicilia – ricorda Ciotti – proseguirono in Campania, raggiunsero l’apice del sadismo nelle province di Frosinone e Latina, interessarono anche le province di Roma e Viterbo, in Toscana le province di Siena e Grosseto, colpirono duramente l’isola d’Elba, e terminarono alle porte di Firenze con il ritiro dei magrebini francesi che furono destinati allo sbarco nella Francia meridionale.
Sull’inadeguatezza della data del 17 maggio ci siamo già espressi. Le date proposte dal Centro, non ci trovano concordi poiché riguardano solo la provincia di Frosinone – prosegue Ciotti – mentre noi, indicando il 18 maggio, abbiamo individuato una data simbolica che possa essere condivisa da tutte le Regioni e Province italiane colpite da questo flagello.
Continueremo nella nostra opera di ricerca storica – conclude Ciotti – svolta seriamente e senza paraocchi, e scriveremo anche noi ai rappresentanti della Regione Lazio per renderli maggiormente edotti sulla questione marocchinate.
Associazione Nazionale Vittime delle marocchinate