Tokyo 2020, vela d’oro e ciclismo da record: fuori basket e volley.
di Erika Primavera
Il trionfo nella classe Nacra 17 di Ruggero Tita e Caterina Marianna Banti. Giornata amara, invece, per le squadre azzurre.
TOKYO – Un oro che mancava da 21 anni e una medaglia già prenotata e da gustare domani, sognando l’oro. Giornata amara, invece, per le squadre azzurre. L’Italia festeggia l’oro brillante nella vela, grazie al trionfo nella classe Nacra 17 di Ruggero Tita e Caterina Marianna Banti, capaci di gestire il vantaggio accumulato in questi giorni di gara e riscuotere nella medal race di Enoshima, regolando la Gran Bretagna.
Quinto oro in cassaforte per gli azzurri, che domani potrebbero replicare con il ciclismo nella finale dell’inseguimento a squadre uomini con la Danimarca, dopo aver dato spettacolo oggi con il record del mondo. Fuori dai Giochi le due squadre di pallacanestro e pallavolo in campo oggi. Ma se l’impegno dell’Italbasket contro la Francia era proibitivo già sulla carta, gli azzurri del volley cedono con qualche rimpianto di troppo all’Argentina. La Nazionale di Sacchetti torna a casa consapevole di aver fatto il massimo in un torneo conquistato all’ultimo respiro con la serata ormai mitica di Belgrado: è stata a lottare su ogni punto con i transalpini e si è arresa solo nel finale per l’84-75. Delusione per la selezione di Blengini, fuori dalle semifinali di un torneo olimpico per la prima volta dopo 32 anni. Andamento altalenante in campo contro i sudamericani, a farla da padrone sono gli errori al servizio e le percentuali in attacco vistosamente calate.
Ancora una volta corposo il programma dell’atletica. La quinta giornata a Tokyo termina con una nuova promozione in finale per i colori azzurri. È Zane Weir a centrarla, nel peso, con il personale di 21,25 (out Leo Fabbri 20,80 e Nick Ponzio 20,28), un pass per il turno decisivo che si aggiunge a quelli ottenuti in mattinata dai triplisti Andrea Dallavalle ed Emmanuel Ihemeje. Sempre nei lanci, Sara Fantini chiude al dodicesimo posto nella finale del martello con 69,10. Sorride anche Paolo Dal Molin, qualificato per la semifinale dei 110hs (13.44/-0.1) mentre è eliminato Hassane Fofana (13.70/-0.1).
Nei 200, chiude la propria avventura nella gara individuale Fausto Desalu (20.43/-0.2), così come Yeman Crippa nei 5000 metri (13:47.12). Al Sea Forest Waterway Francesca Genzo si qualifica per la finale del K1 200, mentre Samuele Burgo vince la finale B del K1 1000 in 3:26.169. La giornata di oggi segna anche il debutto olimpico nella storia dei Giochi dell’arrampicata sportiva. Al termine delle tre prove (speed, bouldering, lead) disputate all’Aomi Urban Sports Park, Michael Piccolruaz ha chiuso le qualificazioni al 15esimo posto (1248.00 pt totali, 8.00 speed, 13.00 bouldering, 12.00 lead). Quattro posizioni più in basso Ludovico Fossali, 19esimo (4563.00 pt totali; 13.00 s, 19.50 b, 18 l).
Per gli sport equestri, Emanuele Gaudiano in sella a Chalou ha chiuso 47esimo la prova individuale di salto ostacoli in 89.48, con 9 penalità (8 nel salto, 1 per il tempo). Infine, il ciclismo su pista con le donne. All’inseguimento femminile non basta il nuovo record italiano (4:10.063), le azzurre Rachele Barbieri, Letizia Paternoster, Elisa Balsamo e Vittoria Guazzini cedono alla favorita Germania (4:06:159, nuovo record del mondo). Nella finale per il quinto e sesto posto contro l’Australia, Martina Alzini ha preso il posto di Rachele Barbieri: il quartetto delle azzurre non è riuscito comunque ad avere la meglio, chiudendo al sesto posto.
Agenzia DiRE www.dire.it