Da costruttori, ingegneri e architetti appello un congiunto ai candidati sindaco di Roma.

“Intervenire su pubblica amministrazione per favorire investimenti”
Roma – Intervenire sulla pubblica amministrazione, rendendola più efficiente, per aiutare chi vuole investire nella Capitale. E’ l’appello che il presidente dell’associazione dei costruttori edili romani, Nicolò Rebecchini, quello dell’ordine degli Architetti di Roma e Provincia, Christian Rocchi, e la presidente dell’ordine degli Ingegneri di Roma e Provincia, Carla Cappiello, hanno rivolto ai candidati sindaco di Roma, nel corso di un’intervista all’agenzia Dire.
“Bisogna fare ripartire Roma mettendo chi vuole investire nella città in condizione di farlo, con tranquillità e tempi certi. Prima di parlare di visioni, nuove idee, nuovi programmi e investimenti bisogna affrontare il tema della pubblica amministrazione- ha spiegato Rebecchini- Un’efficiente macchina amministrativa e’ sinonimo di investimenti, rilancio della città e nuove idee. Purtroppo ora soffre di una serie di problemi che vengono da lontano e come conseguenza porta alla sfiducia da parte degli investitori e quindi non si investe”.
Secondo Rebecchini le “soluzioni non vanno ricercate molto fuori del contesto che abbiamo. Ci sono validi funzionari e dirigenti, bisogna fare funzionare una macchina che oggi sconta una visione di destrutturazione. Vanno rimessi in piedi i pezzi e invertire l’approccio. Non è pensabile non sapere garantire i tempi per arrivare a obiettivi che sono già definiti dalla politica. Prendere un permesso di costruire in tre anni e’ una prassi ma non è corretto perché per legge dovremmo impiegare 135 giorni”.
Quindi, per il presidente dell’Ance Roma “è necessario un rapporto costante tra pubblica amministrazione, politica e associazioni e invertire la rotta mettendo da una parte in condizione il privato di fare proposte avallate con le autocertificazioni e dall’altra la pubblica amministrazione di fare un controllo più facile. Se c’è un problema dobbiamo trovare sinergicamente le soluzioni dentro la struttura che abbiamo”.
“Se aspettiamo nuove risorse, prima di dotarle e istruirle perdiamo tre anni, i fondi del Pnrr saltano, gli investitori guarderanno altrove e sarà l’ennesimo fallimento per la città. Ai candidati sindaco chiediamo un’attenzione particolarissima su questo argomento- ha concluso Rebecchini- Non basta fare concorsi, bisogna trovare delle soluzioni alternative”.
Per la presidente degli ingegneri capitolini, Carla Cappiello, “Roma è una città ‘cresciuta male’ ma le condizioni sono tutte favorevoli per operare affinché riacquisti la sua dignità di Capitale d’Italia e Europea. Gli ingredienti sono la capacità di razionalizzare il lavoro della pubblica amministrazione per renderla efficiente, l’ascolto dei professionisti, delle imprese e dei cittadini e soprattutto utilizzare gli strumenti che ci sono, senza ricorrere a poteri speciali conferiti dal governo centrale, per rendere Roma una vera e propria Smart City”.
Due i punti su cui va focalizzata l’attenzione secondo il presidente degli architetti romani, Christian Rocchi: “ragionare su cosa Roma sarà nel futuro e sul fatto che il futuro passa da cose contingenti, che essenzialmente sono gli uffici di Roma Capitale e la mancanza di personale. La spending review ha bloccato le assunzioni, quota 100 ha dato il colpo di grazia e quindi bisogna entrare nel merito del problema”.
Nell’ufficio Archivio progetti “per mancanza di personale non si riesce a fare uscire le pratiche, ad esempio quelle per ottenere il bonus del 110%. Quando questi uffici non funzionano gli investimenti sulla città non arrivano”. Il Comune sta facendo i concorsi “ma i primi dipendenti arriveranno tra tre anni e spesso non sono nemmeno formati. E’ troppo tardi, non possiamo rateare bloccati per tutto questo periodo”.
Per questo gli architetti propongono al Campidoglio “un intervento di sussidiarietà, cioè una commissione integrata consultiva che possa alleggerire il lavoro dei Municipi e del dipartimento di Pianificazione e attuazione urbanistica che ha una carenza di circa 60 persone, un dato- ha concluso Rocchi- che rappresenta l’evidenza che quegli uffici fondamentali per lo sviluppo della città funzionano poco”.

Nicolò Rebecchini
Presidente dell’associazione dei costruttori edili romani
Christian Rocchi
Presidente dell’ordine degli Architetti di Roma e Provincia
Carla Cappiello
Presidente dell’ordine degli Ingegneri di Roma e Provincia

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