Oggi parte il Green Pass europeo: spinta al turismo ma restano alcuni nodi.

di Francesco Demofonti

Entra in vigore oggi il documento che consentirà ai cittadini dell’Ue di varcare i confini nazionali e non essere soggetti a restrizioni. Ma la variante Delta potrebbe cambiare lo scenario.

ROMA – Via libera per il Green Pass europeo. Tre mesi dopo e mezzo dopo il primo annuncio di Bruxelles, il documento entra ufficialmente in vigore da oggi. Il pass consiste in un QR code da tenere nello smartphone o in tasca in formato cartaceo e permette ai cittadini dell’Unione europea di varcare i confini nazionali e non essere più soggetti a restrizioni. Le persone devono però essere in possesso di uno dei seguenti requisiti: aver completato il ciclo vaccinale, essere risultate negative a un tampone, essere guarite dal Covid e avere sviluppato gli anticorpi. Una bella notizia per i numerosi turisti pronti a invadere nuovamente spiagge, montagne, città e luoghi d’arte e a scrivere la parola fine alle chiusure e alle limitazioni provocate dal Covid.

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I NODI ANCORA DA SCIOGLIERE

Da Bruxelles arriva inoltre l’invito agli Stati membri a trovare un accordo per utilizzare il Green Pass per garantire l’ingresso in sicurezza a festival, teatri, concerti e ristoranti. Ci sono, però, alcuni nodi ancora da sciogliere. Uno riguarda proprio la validità del documento. Nella maggior parte dei Paesi la prova di vaccinazione ha validità 14 giorni dopo aver ricevuto la seconda dose, o la dose unica per i monodose, ma in Austria, ad esempio, viene riconosciuta solo dopo 22 giorni. Non c’è unicità nemmeno per quanto concerne i risultati negativi dei tamponi, accettati tra le 72 e le 48 ore precedenti al viaggio a seconda del Paese che si vuole visitare. Senza dimenticare, infine, che su tutto questo incombe la variante Delta del coronavirus, che potrebbe determinare un cambio del quadro epidemiologico e, di conseguenza, una modifica delle regole.

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