Draghi firma il Dpcm sul green pass: ecco come ottenerlo e a cosa servirà
di Alfonso Raimo
Il Certificato verde digitale sarà valido in tutta l’Unione europea dal 1° luglio e faciliterà la partecipazione ad eventi pubblici, l’accesso alle Rsa e gli spostamenti sul territorio nazionale.
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato il Decreto che definisce le modalità di rilascio delle Certificazioni verdi digitali Covid-19 che faciliteranno la partecipazione ad eventi pubblici, l’accesso alle strutture sanitarie assistenziali (Rsa) e gli spostamenti sul territorio nazionale. Con la firma del Dpcm si realizzano le condizioni per l’operatività del Regolamento Ue sul “Green Pass”, che a partire dal prossimo 1° luglio garantirà la piena interoperabilità delle certificazioni digitali di tutti i Paesi dell’Unione. In tal modo, sarà assicurata la piena libertà di movimento sul territorio dell’Unione a tutti coloro che avranno un certificato nazionale valido.
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COME OTTENERE IL GREEN PASS
Acquisire la Certificazione verde COVID-19 è semplice. Sono stati previsti più canali, con o senza identità digitale, in piena autonomia o con un aiuto. Il sito dgc.gov.it è operativo a partire da oggi. Tutte le certificazioni associate alle vaccinazioni effettuate fino al 17 giugno saranno rese disponibili entro il 28 giugno. La piattaforma informatica nazionale dedicata al rilascio delle Certificazioni sarà progressivamente allineata con le nuove vaccinazioni. Per tutte le informazioni è possibile contattare il Numero Verde della App Immuni 800.91.24.91, attivo tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 20.00. I cittadini già dai prossimi giorni potranno ricevere notifiche via email o sms. La Certificazione sarà disponibile per la visualizzazione e la stampa su pc, tablet o smartphone. In alternativa alla versione digitale, la Certificazione potrà essere richiesta al proprio medico di base, pediatra o in farmacia utilizzando la propria tessera sanitaria.
L’APP IO SI AGGIORNA E ATTENDE L’OK DEL GARANTE DELLA PRIVACY
“Risolti in pochi giorni i dubbi del Garante Privacy: l’App IO, da sempre nel pieno rispetto del Regolamento generale per la protezione dei dati (Gdpr), garantisce la sicurezza senza rinunciare alla qualità dei servizi offerti ai cittadini. Le misure implementate nei giorni scorsi da PagoPA S.p.A, che gestisce IO, a seguito delle osservazioni formulate dall’Autorità nel Provvedimento emesso lo scorso 9 giugno 2021, riguardavano aspetti secondari che infatti la Società, nello spirito di positiva collaborazione che da sempre contraddistingue le interlocuzioni con il Garante, ha implementato in poche ore dalla ricezione del provvedimento”. È quanto si legge in un comunicato congiunto di PAgoPa e Ministero per l’Innovazione tecnologia e Transizione digitale diffuso nella serata di ieri.
“Nei riscontri forniti tempestivamente all’Autorità – continua la nota – PagoPA ha ribadito e dato conto del rigoroso rispetto delle norme in vigore in merito al trasferimento dei dati. Quindi, il dialogo con il Garante per la protezione dei dati personali sull’app IO ha dato esito positivo e nessuna funzionalità dell’app sarà bloccata. Nel voler dar seguito alle richieste di ulteriore minimizzazione del trattamento dei dati formulate dal Garante, nelle prossime ore sarà disponibile sugli store un aggiornamento dell’app IO. Tra le novità introdotte, ci saranno anche l’utilizzo di notifiche push a contenuto generico (cioè senza indicazione dell’ente mittente o dell’oggetto) e, a breve, la possibilità di esprimere un consenso esplicito e specifico da parte del cittadino rispetto all’uso di sistemi che permettono di raccogliere eventi relativi alle azioni effettuate in app, informazioni raccolte per finalità di assistenza, debugging e monitoraggio dell’App stessa. Al fine di assicurare una corretta informazione ai cittadini giova chiarire che il trattamento dei dati da parte dell’App IO segue in ogni caso il Gdpr ed esclude ogni possibilità che dati ritenuti delicati possano essere trasferiti in Paesi extra Ue. Inoltre, in riferimento al codice fiscale dei cittadini, si precisa che il trattamento è sempre avvenuto in maniera sicura con meccanismi di hashing. Infine, si sottolinea che in nessun caso vengono trasferiti all’estero i dati delle carte di credito, che vengono conservati in Italia e in ambiente protetto secondo gli standard del settore Pci (Payment Card Industry). A seguito dell’ulteriore proficua riunione odierna – conclude la nota – ci aspettiamo un pronto riscontro positivo anche all’introduzione della nuova funzionalità che consentirà ai cittadini di ottenere la Certificazione verde COVID-19, il cosiddetto “Green pass”, sulla App IO”.
Agenzia DiRE www.dire.it