M5s, Conte: “Nostro dna diverso da quello del Pd, parliamo anche con moderati”.
“Sul limite dei due mandati mi assumerò la responsabilità di formulare una proposta, nel quadro della ragionevolezza, e poi coinvolgeremo gli iscritti”.
Nel nuovo Movimento 5 Stelle “ci saranno nuovi organi e un Consiglio nazionale dove siederanno anche i gruppi parlamentari e una parte direttamente eletta dagli iscritti in una nuova piattaforma ancora da costruire”. Lo ha detto il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte intervenuto alla trasmissione ‘Mezz’ora in più’ su Rai3. “Alla fine avremo un mix equilibrato tra un struttura piramidale e un alto coinvolgimento degli iscritti. Non avremo una forma di partito tradizionale novecentesca”, ha concluso Conte.
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“Non dobbiamo sovrapporci al Pd perchè abbiamo un altro dna, noi ad esempio abbiamo una propensione a dialogare anche con un elettorato moderato“, specifica l’ex premier.”Ulivo? non possiamo riprodurre le formule del passato, manterremo il dialogo con il Pd ma avremo un Pd, un M5s e anche Leu, con cui costruiremo un altro fronte per competere con le forze di destra”.
“Sul limite dei due mandati mi assumerò la responsabilità di formulare una proposta, nel quadro della ragionevolezza, e poi coinvolgeremo gli iscritti”, aggiunge Conte. “Il neo Movimento cambierà anche il linguaggio: per me onorevole non è una parola diffamatoria, dipende da come si svolge il mandato. Ho una grande considerazione per la dignità dei posti parlamentari, è per questo che ho scelto di non correre per il seggio”.
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“Dal primo momento ho espresso in modo chiaro e palese l’appoggio a Draghi. Non può un paese in piena pandemia non avere un nuovo governo e così sarà se sarò confermato leader del M5s. L’unica cosa- specifica Conte- è che non si può chiedere a un partito che non ha una maggioranza del 2%, che non pesi nei tavoli decisionali”.
Sulla Cina “ci sono state polemiche strumentali, è normale che un leader in pectore illustri la propria proposta politica agli ambasciatori. Ci sono state tante speculazioni superflue, l’alleanza atlantica è un pilastro del sistema Italia. Ma su tanti temi tra cui l’emergenza climatica non possiamo tener fuori interi continenti”.
Per quanto riguarda Roma, “Io prospetto una vittoria della Raggi e confido che il Pd possa appoggiarci in caso di ballottaggio. Lo dico con rispetto per l’elettorato del Pd, a Roma abbiamo un sindaco uscente che sta facendo molto bene dopo oggettive difficoltà iniziali, ma per concludere dei progetti molto complicati occorre un secondo mandato”.
Agenzia DiRE www.dire.it