L CASO DI STEFANIA BONALDI, SINDACO DI CREMA, UN CASO ESEMPLARE DI ECCESSO DI RESPONSABILIZZAZIONE, A RISCHIO IL RUOLO DEI SINDACI.
L’Anpci, Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia, desidera fortemente stigmatizzare il “caso”
che ha coinvolto il Sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, indagata dalla Procura per un incidente
accaduto ad un bambino della scuola dell’infanzia della sua città.
Ci chiediamo se davvero questa è giustizia. E’ giusto che la Procura faccia le sue indagini, ma ci
rendiamo conto che oggi in Italia per qualsiasi incidente, per qualsiasi cosa fatta o non fatta, viene
indagato il Sindaco? Da tempo l’ANPCI, e solo l’ANPCI; evidenzia la necessità di una profonda
riflessione sulle responsabilità e il ruolo del Sindaco da sempre “usato” come parafulmine sul
quale ricadono tutte le responsabilità, tantissime, e nessun merito. Il risultato di questa disparità si
vede nella crisi di candidature, soprattutto nei piccoli comuni, dove oramai la società civile si
guarda bene da prendersi impegni e responsabilità nel fare il consigliere comunale, l’assessore e,
appunto, il Sindaco. Nelle ultime tornate elettorali sono stati tantissimi i Comuni (in particolare
piccoli per i quali è giunto il momento di abrogare il limite di mandato) con una sola lista, molti
con meno candidati di quelli necessari e tanti comuni, infine, addirittura dove nessuno si è
presentato lasciando la guida dell’amministrazione ad un commissario. E’ questo che vogliamo?
Allontanare le persone dalla partecipazione pubblica perché troppo rischioso? Il caso di Crema,
non unico nella storia, ha semplicemente aperto il vaso di Pandora! Ci pare che ultimamente la
categoria sia finita un po’ troppo spesso nel mirino della magistratura, spesso come capro
espiatorio per tutte le vicende che riguardano il municipio. Per questo una riforma, da tempo da
noi richiesta, ma sempre caduta nel vuoto, ci appare ormai essenziale per rilanciare e dare dignità
al ruolo e alla funzione del Sindaco anche nei confronti della legge. Facile scaricare, come sempre
alla parte più debole del Paese, responsabilità di una classe politica e dirigente centrale che vive
lontano mille anni luce dalla realtà dei comuni, in specie quelli piccoli e piccolissimi.
“Hanno ucciso il mestiere più bello del mondo”. Il titolo di un bellissimo articolo di Concita De
Gregorio e che racchiude tutta l’indignazione dei primi cittadini dei piccoli comuni per come sono
percepiti dallo Stato centrale: non già, come servitori dello Stato e volontari civici, ma come centri
di imputazione di adempimenti burocratici.
L’Anpci esprime solidarietà e vicinanza alla collega Sindaco di Crema, Stefania Bonaldi,
auspicandosi il positivo esito delle indagini a suo carico.
Roma 09.06.2021
Franca Biglio