ENERGRED: NEL 2020 LE RINNOVABILI SEGNANO UN CROLLO DEL 35%, MA RESISTE IL FOTOVOLTAICO A -15%.
Ecco l’effetto COVID-19 sul mercato delle energie rinnovabili. Ad approfondire il tema è EnergRed.com, E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili e sul solare fotovoltaico.
(AJ-Com.Net) – ROMA, 26 MAG 2021 – La pandemia colpisce anche il settore delle rinnovabili: nel 2020 si è registrata una drastica riduzione del numero degli impianti «utility scale» ed una brusca frenata per il segmento «commercial» (+3% su base annua, contro il +20% nel 2019 rispetto al 2018) e per il segmento «small industrial» (+20% su base annua, contro il +41% nel 2019 rispetto al 2018).
Va in controtendenza solo il segmento «industrial» (500kWp-1MWp) che traguarda un incredibile +64% (contro un -12% nel 2019 rispetto al 2018). «Ma solo grazie al Decreto FER1, e nonostante le complicazioni ed i tempi della burocrazia» osservano gli analisti di EnergRed.com.
Più in generale l’effetto COVID-19 sulle rinnovabili nel 2020 è stato pesantissimo, facendo segnare un crollo del 35%, con il fotovoltaico che resiste con una perdita meno gravosa (-15%).
Ad approfondire il tema è ora uno studio realizzato da EnergRed, E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiana attraverso soluzioni di efficientamento energetico, oggi in primissima linea per lo sviluppo di soluzioni di generazione elettrica distribuita da fonti rinnovabili, con un particolare focus sul solare fotovoltaico.
Basandosi sui dati dell’associazione ANIE Rinnovabili(Osservatorio FER) e del GreenVestingForum(Quaderno Energia, Economia e Società nro. 3) e sui modelli economici ed ingegneristici di EnergRed (metodologia Care&Share), i ricercatori Dorina Polinari e Giorgio Mottironi, analizzano nei dettagli l’attuale situazione ed il trend 2030.
«Nel 2019 il solare aveva battuto ogni record di crescita rispetto al settore delle rinnovabili stesse, rappresentando il 62% di tutte le installazioni. Ed è anche quello che nel 2020 ha subito il minor rallentamento. Ma, se si guarda agli obiettivi PNIEC 2030, sconta purtroppo un grande ritardo accumulato negli anni precedenti, un ritardo che riguarda soprattutto i cosiddetti impianti “utility scale” per cui è più difficile gestire la burocrazia, ma che tocca anche le aziende, quelle più restie al cambiamento, dove manca la cultura della sostenibilità ambientale» dichiara Giorgio Mottironi, che è ora stato nominato marketing manager di EnergRed.
Guardando al futuro, per raggiungere gli obiettivi del Piano Energia e Clima 2030 l’Italia deve ancora installare 40,7GW di capacità da fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica. Si tratta di uno sforzo titanico per ridurre le emissioni del comparto e per sostenere la continua elettrificazione dei consumi a basse o zero emissioni, per cui si rende necessario raddoppiare l’attuale capacità.
Ma se fonti come l’idroelettrico ed il geotermoelettrico hanno praticamente esaurito il loro ruolo, il solare e l’eolico stanno accumulando un grande ritardo, avendo rispettivamente raggiunto appena il 41% ed il 56% dell’obiettivo fissato dal piano.
«Per riallinearsi al piano, il solare dovrà addirittura crescere del 14% all’anno per i prossimi 10 anni —includendo anche il 2021— il che significa quintuplicare la capacità installata ogni anno, passando dagli attuali 620MWp fatti registrare nel 2020 a circa 3GWp di installazioni annue» sottolineano gli analisti di EnergRed.
Nel 2020 la taglia media delle installazioni del segmento «commercial» (10-100kWp) è stata di fatti di circa 28kWp, inferiore del 49% alla media aritmetica, mentre in quello «small industrial» (100-500kWp) è stata pari a 220kWp, inferiore del 22% alla media aritmetica.
Tutt’altra storia nel segmento «industrial» (500kWp-1MWp) dove la taglia media si è attestata nel 2020 a 800kWp, addirittura leggermente superiore alla media aritmetica del 7%.
«Guardando i numeri della crescita complessiva che si era innescata tra il 2018 ed il 2019, almeno mille aziende sono rimaste fuori dalla transizione energetica e sono stati persi circa 48MWp di potenza destinata all’autoconsumo, con un danno economico pari a 128 milioni di euro. Per questo abbiamo deciso di dare ancora più forza alla nostra azione espandendo i nostri investimenti diretti al fianco delle piccole e medie imprese italiane per un totale di 22MWp all’anno per i prossimi 5 anni» si impegna l’ingegner Moreno Scarchini, ceo di EnergRed.
Oggi portare le aziende italiane verso l’autoconsumo, sfruttando la configurazione SEU (Sistema Efficiente di Utenza) di un impianto fotovoltaico, è una missione imprescindibile per portare nei territori e nelle comunità una maggiore prosperità economica ed ambientale: secondo le stime di EnergRed per ogni kilowatt di potenza installata si possono infatti generare fino a 3.000 euro di benefici economici tra risparmi diretti e crescita di valore degli asset, oltre a generare una riduzione di 0,7tonCO2/anno.
«L’autoconsumo nella dimensione “impresa” è il primo passo verso la costruzione delle comunità energetiche, potendo spesso sfruttare spazi più ampi rispetto alle esigenze di autoconsumo interne, e destinando così potenza fotovoltaica al territorio limitrofo» ci ricorda il ceo di EnergRed, Ing. Moreno Scarchini.
«Considerando che dobbiamo portare le nostre emissioni pro capite ad una media di 2,7ton/CO2 all’anno entro il 2050 e che l’Italia si trova oggi in una situazione di 5,7tonCO2 pro capite all’anno, dovremmo installare circa 4,3kWp per ogni cittadino italiano, ovvero installare ulteriori 260GWp di potenza fotovoltaica, ben 6 volte gli obiettivi 2030 del Piano Energia e Clima, premurandoci ovviamente di spostare i consumi e dunque le varie utenze sul vettore elettrico, a partire della mobilità privata e pubblica» puntualizza l’ingegner Paolo Cecchini, cto di EnergRed. AJ/LL 26 MAG 2021 09:00 NNNN (AJ-Com.Net).
MEDIA KIT – PROFILO AZIENDA
EnergRed è una E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle PMI attraverso soluzioni di efficientamento energetico, ma oggi in prima linea per lo sviluppo di soluzioni di generazione elettrica distribuita da fonti rinnovabili, con un particolare focus sul solare fotovoltaico.
EnergRed ha sviluppato un algoritmo interno e proprietario che permette un perfetto dimensionamento funzionale ed economico di un impianto fotovoltaico in configurazione SEU (Sistema Efficiente di Utenza).
Grazie alla sua esperienza e ricerca è stata la prima E.S.Co. in Italia a poter fornire impianti fotovoltaici alle piccole e medie imprese, mediante una metodologia dal marchio registrato “Care&Share” che prevede nessuna esposizione finanziaria da parte del cliente per acquisto o gestione impianto, nessun vincolo di prelievo dell’energia, un prezzo dell’energia per l’autoconsumo bloccato per 12 anni e la cessione gratuita dell’impianto alla fine del rapporto.
Prendersi cura dei clienti e condividere con essi i benefici sono i due principi con cui EnergRed vuole aiutare gli imprenditori italiani a produrre la propria energia a “km ed emissioni zero” senza dover affrontare costi ma godendo solo dei vantaggi di una maggiore sostenibilità: l’obiettivo non è vendere impianti ma gestire la produzione “in loco” di energia da fonti rinnovabili.
Inoltre molti degli sviluppi in configurazione SEU, rappresentano il presupposto per l’attivazione di vere e proprie comunità energetiche, una strada che sarà sempre più necessario percorrere nel prossimo futuro.
La maggior parte degli impianti di EnergRed sono dislocati in Toscana, Emilia Romagna e Lazio, ma nel 2021 sono già partiti diversi nuove iniziative in Abruzzo, Puglia, Liguria, Piemonte e Campania.
Entro la fine del 2022 l’azienda prevede di concretizzare un piano di investimenti denominato «PMI Zero Emissioni» che punta a realizzare 22MWp di solare fotovoltaico, potendo così creare impatti positivi per circa 200 aziende e per le relative comunità, per un valore complessivo in termini di risparmi economici diretti di 2,3 milioni di euro annui nei 25 anni di durata minima garantita dell’impianto.
Tra crescita dei valori dei propri asset e risparmi, ciascuna PMI potrà godere di un beneficio di 340.000 euro, che potrebbero anche essere impiegati per assumere nuovo personale, per investire su tecnologie innovative o per formarsi su nuove competenze.
Non da meno gli aspetti ambientali del piano che permetterà infatti di ridurre le emissioni legate ai consumi elettrici per un volume pari a 15.000 tonCO2 all’anno, ma soprattutto darà al sistema produttivo Italiano la possibilità di ridurre le proprie emissioni risparmiando fino 150€/ton, anziché doverli spendere.
Con questo piano di investimenti EnergRed vuole raggiungere rapidamente una penetrazione di mercato pari al 18% del segmento «small industrial» (100-500kWp) e «industrial» (500kWp-1MWp) in autoconsumo. AJ/LL 26 MAG 2021 09:00 NNNN (AJ-Com.Net).
Nella foto: l’ingegner Moreno Scarchini, ceo di EnergRed.
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