ALITALIA. PELLECCHIA (FIT-CISL): SEGNALI POSITIVI, SI CHIUDA IN FRETTA.

(DIRE) Roma, 23 mag. – “Apprendiamo che la trattativa con la Ue starebbe andando nella direzione giusta. Chiediamo che si acceleri per il bene della compagnia aerea e del Paese”. È quanto dichiara Salvatore Pellecchia, Segretario generale della Fit-Cisl, aggiungendo che: “Chiediamo che la newco abbia un dimensionamento operativo coerente con i volumi di traffico che si sviluppano nel nostro Paese, con la necessità di ripartenza post pandemia e con i competitor europei. Alitalia non può essere ridotta a feeder, a navetta a vantaggio dei voli internazionali gestiti dalle altre compagnie aeree e degli aeroporti del resto d’Europa. È nell’interesse economico dell’Italia, e quindi anche turistico, avere una compagnia di bandiera che sia porta d’accesso al nostro Paese. È dal 2017 che Alitalia viene tenuta in amministrazione straordinaria ed è davvero tempo di porre fine a questa anomalia e di farlo in fretta: occorre una transizione ordinata dalla compagnia in gestione commissariale alla nuova, che saprà garantire discontinuità nella gestione rispetto al passato. Nessun attuale dipendente deve essere lasciato senza lavoro e senza reddito. Nel frattempo confidiamo che gli stipendi arrivino puntualmente, com’è giusto che sia, alle lavoratrici e ai lavoratori di Alitalia, che non si è mai fermata nemmeno nei mesi più duri della pandemia, continuando a servire il Paese con il trasportare beni essenziali e riportare a casa gli Italiani bloccati all’estero dai vari lockdown attuati nel mondo” Conclude Pellecchia: “In stretta relazione con la nascita della nuova Alitalia-Ita è ormai ineludibile dare finalmente compiutezza all’opera di riordino del sistema aeroportuale nazionale e pensare a un ufficio di ricollocamento specializzato per le tante professionalità che, negli anni e anche in occasione della pandemia, sono state vittime di un sistema, del trasporto aereo, che non prevede le giuste tutele per le lavoratrici e i lavoratori”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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