Frosinone, partite le trivellazioni sui Piloni.
Le lavorazioni del progetto del comparto ‘Piloni city’, infatti, non potranno prescindere dalle risultanze tecniche a carico del versante – su cui insistono sia i Piloni sia, nella parte superiore, largo Turriziani – che l’amministrazione intende risanare dal punto di vista idrogeologico, mettendo così in sicurezza un’area da sempre interessata da criticità. “Grazie a due finanziamenti ministeriali di un milione di euro ciascuno – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – sarà possibile intervenire, nell’ambito di un programma più ampio sul centro storico e, quindi, sulla parte identitaria del nostro capoluogo, rivoluzionando lo spazio urbano, la circolazione stradale della zona e la fruizione e socializzazione stessa delle aree coinvolte, che hanno mostrato di costituire un forte polo attrattore nei confronti di famiglie, anziani e giovani, già nel corso dell’iniziativa della scorsa estate, La Terrazza del Belvedere. Il progetto Piloni City – ha proseguito il sindaco Ottaviani – prevede l’utilizzo dei volumi esistenti, senza l’aggiunta di un solo metro cubo in più. Le arcate storiche saranno recuperate, messe in sicurezza e valorizzate. Nel procedere al restyling, sono state privilegiate strutture leggere e non impattanti, mediante l’applicazione di ampie vetrate che comporranno diciotto volte, diciotto ambienti dotati di una zona alta, soppalcata, e di una bassa, a disposizione di professionisti, artigiani e di startup locali. A mezza altezza, tra gli archi, scorrerà un camminamento che rappresenterà un invidiabile punto di osservazione sull’intera valle. Prevista l’installazione, a destra e sinistra del complesso, di due ascensori, oltre alla novità del doppio senso di marcia su via De Gasperi. All’interno del nuovo assetto, il multipiano sarà integrato in un sistema di socializzazione e di rivoluzione del contesto anche a carico della mobilità”.
La cartolina storica della città potrà diventare davvero “a colori” solo se vissuta appieno, sette giorni su sette, come nelle intenzioni dell’amministrazione: “Mediante una manifestazione d’interesse, gli spazi saranno assegnati agli operatori privati: questi ultimi, dunque, gestiranno autonomamente ogni singolo volume, anche attraverso il coworking, per abbattere i costi fissi”.