Comunicato Cisl Medici Lazio sul mantenimento dei tempi di vaccinazione nei pazienti oncologici.
I pazienti oncologici, ricorda giustamente la società scientifica, sono estremamente vulnerabili e hanno minori probabilità rispetto alle persone sane di sviluppare una risposta anticorpale dopo la prima dose del vaccino prodotto da Pfizer (BNT162b2) e dovrebbero avere la priorità della seconda dose entro tre settimane.
Questi pazienti quindi devono essere adeguatamente protetti perché la loro parziale o incompleta vaccinazione rappresenta una delle cause della persistente elevata mortalità nei contagiati registrata nel nostro Paese.
Il sindacato, come soggetto portatore di interessi collettivi, è al fianco dei colleghi che con rigore scientifico e senza inutili proclami, come in questo caso, continuano ad evidenziare reali criticità superabili con un sereno confronto.
La Cisl Medici Lazio – conclude il comunicato a firma del segretario Luciano Cifaldi – nel raccogliere e condividere questa proposta fa appello all’Assessore alla Salute del Lazio Alessio D’Amato affinchè nell’ambito delle proprie prerogative si faccia promotore di una concreta iniziativa politica in questo senso.