MAFIE. ZINGARETTI: EREDITA’ PIO LA TORRE GUIDA IN IMPEGNO PER LEGALITÀ.

(DIRE) Roma, 30 apr. – “Pio La Torre fu assassinato dalla mafia il 30 aprile di 39 anni fa. Ricordare la sua vita e il suo esempio significa mettere al centro dell’agenda politica la lotta alle mafie. È grazie al lavoro di Pio La Torre che furono introdotti nel codice penale il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso e la confisca dei beni mafiosi con la legge che porta il suo nome e quello dell’allora Ministro dell’Interno Virginio Rognoni come primo firmatario. Uno strumento potentissimo di lotta alla criminalita’ organizzata perche’ aggredisce le ricchezze illecite e che ha trovato applicazione sempre piu’ concreta grazie all’instancabile lavoro di Don Luigi Ciotti e di Libera. L’eredita’ che ci ha lasciato deve guidarci ogni giorno nell’impegno per la legalita’. Da anni come Regione Lazio siamo impegnati a trasformare i beni confiscati in beni comuni per i cittadini. Dalla Palestra della Legalita’ di Ostia alla Polisportiva di Montespaccato il cui campo sportivo e’ stato intitolato a Padre Pino Puglisi, realta’ realizzate insieme all’Asp ‘Asilo Savoia’, passando per il Centro Comunitario Tagaste di Ostia, fino alle ville tolte ai Casamonica in via Roccabernarda, diventate Parco della Legalita’ e centro per famiglie di ragazzi autistici. Quando un immobile torna dal crimine allo Stato, deve andare nelle mani dei cittadini e non rimanere abbandonato. Sono 45 i progetti di ristrutturazione dei beni confiscati alla criminalita’ organizzata approvati negli ultimi 3 anni, per un importo di 2 milioni e 700mila euro. Il 23 maggio verra’ pubblicato il Bando Pio La Torre per altri 1,5 milioni per progetti di ristrutturazione dei beni confiscati destinati a Comuni e associazioni. La restituzione alla collettivita’ dei beni confiscati rappresenta infatti la risposta piu’ concreta alle richieste dei territori e alle esigenze dei cittadini. L’obiettivo e’ quello di creare sinergie per sviluppare un sistema condiviso per il riutilizzo sociale dei beni confiscati. È una sfida che mette in rete gli Enti Locali, i Municipi, le realta’ del Terzo Settore, l’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati e le Prefetture. Cosi’ torna la speranza, con gesti concreti. Segni di un’Italia che rinasce insieme, a partire dalla legalita’ e dalla giustizia nel nome di Pio La Torre e di tutte le vittime innocenti di mafia”. Lo scrive su Facebook il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

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