Covid, Fials: Giornata per sicurezza e salute sul lavoro faccia riflettere su infortuni dei sanitari.
salute sul lavoro deve far riflettere su prevenzione
Roma, 28 apr. – “Niente è più attuale nel periodo storico che stiamo vivendo e che vede triplicati i
casi di infortunio sul lavoro per il personale sanitario e socio assistenziale: questa giornata
costituisce un momento significativo di riflessione per i lavoratori, i datori di lavoro, le
organizzazioni datoriali e sindacali, governi e enti di tutto il mondo, al fine di approfondire le
problematiche legate all’importanza della prevenzione degli infortuni e delle malattie in ambito
lavorativo. La categoria più colpita dalla pandemia resta allo stato attuale quella degli operatori
sanitari con circa un terzo delle morti esaminate nell’ultimo report Inail aggiornato al 31 marzo”.
Così Giuseppe Carbone, segretario generale della Fials, in occasione della Giornata mondiale per la
sicurezza e la salute sul lavoro.
Dalla rilevazione della Consulenza statistico attuariale Inail, che ha preso in analisi i lavoratori
contagiati divisi per professione, emerge che “ancora una volta il personale sanitario e socioassistenziale risulta essere stato il più colpito – ribadisce – con il 38,5% dei casi denunciati, l’82,7%
dei quali relativi a infermieri, e l’11,4% dei decessi codificati (il 67,7% infermieri)”. Seguono gli
operatori socio-sanitari con il 19% delle denunce (e il 5,2% dei decessi), i medici con l’8,8% (6,8%
dei decessi), gli operatori socio-assistenziali con il 7,2% (2,8% dei decessi) e il personale non
qualificato nei servizi sanitari (ausiliario, portantino, barelliere) con il 4,8% (4,1% dei decessi). Tra
le altre professioni spiccano gli impiegati amministrativi, con il 4,2% delle denunce e l’11,1% dei
casi mortali.
“Per le professioni sanitarie – sottolinea Carbone – si osserva una progressiva riduzione
dell’incidenza dei casi tra le prime due fasi, a fronte di una risalita nella terza. In particolare la
categoria dei tecnici della salute, per la maggior parte infermieri, è passata dal 39,2% del primo
periodo di ‘lockdown’ al 23,4% di giugno-settembre, per poi ritornare al 38,7% nell’ultimo
semestre”. “Un fatto grave – conclude il segretario generale Fials – da cui si evince l’impreparazione
delle strutture che dovevano essere state poste in sicurezza, per non parlare dei Dispositivi di
protezione non a norma distribuiti in corsia su cui sono in corso le verifiche della magistratura”. Gli
infortuni 2020 in sanità, com’è tristemente noto, erano già stati tre volte quelli del 2019 e in tre
quarti dei casi hanno riguardato il contagio da Covid-19.
Aumenti stratosferici del +206% su base annua, dai 27.500 casi del 2019 a 84mila del 2020, con
punte superiori al +750% a novembre, tra il +400% e il +500% a marzo, aprile, ottobre e dicembre,
confrontando i mesi con quelli dell’anno precedente. La Giornata mondiale per la sicurezza e la
salute sul lavoro, sostenuta dall’ILO, International Labour Organization, ha lo scopo promuovere la
giustizia sociale e un lavoro dignitoso. L’agenzia delle Nazioni Unite chiede migliori politiche
nazionali in materia di sicurezza e salute sul lavoro, quadri istituzionali e normativi integrati nella
risposta alle crisi, nonché sistemi di sicurezza e salute sul lavoro resilienti per le emergenze
pandemiche future.