ALITALIA. PD LAZIO: GOVERNO PRENDA LA GIUSTA DIREZIONE PER LAVORATORI.

(DIRE) Roma, 24 apr. – “Siamo stati presenti e continueremo ad esserlo, alle iniziative indette dalle organizzazioni sindacali rappresentanti le lavoratrici e i lavoratori di Alitalia che vogliono solamente essere ascoltati. Chiedono con forza di far ripartire l’azienda sui presupposti di un dimensionamento sufficiente a soddisfare le esigenze del mercato nazionale, a differenza della direzione intrapresa dal governo. Infatti l’esecutivo ha deciso di disegnare una compagnia piccola, ininfluente, destinata a capitolare di fronte ad una concorrenza spietata. È necessario uscire dalla litania del carrozzone statale, ogni euro investito in Alitalia in questi anni, ne ha prodotti almeno 3 in termini di tasse pagate all’erario e all’alimentazione dell’indotto”. Lo dicono, in una nota, Rocco Lamparelli, responsabile settore mobilita’ del Pd Lazio, e Stefano Flego e Filippo Laguzzi, coordinatori del Forum del Trasporto Aereo del Pd Lazio. “Va considerato che le major europee, prima della pandemia, hanno sempre generato utili, controllando, anche grazie all’utilizzo strategico di compagnie minori collegate alle stesse major, il mercato domestico. Chiediamo al Governo di raccogliere la sfida, progettando un vettore idoneo, in grado di produrre altrettanta ricchezza nel nostro Paese. Il progetto della nuova Alitalia- proseguono i dem- deve essere il prodromo per ridisegnare un’idea di mobilita’ globale, intermodale, sostenibile, che basi il suo prospetto di crescita su una flotta moderna e che si avvalga di nuove tecnologie costruttive messe a disposizione, per ridurre i livelli di emissione di co2. Pensiamo ad un vettore che esprima la sua solidita’ in termini di dimensione, presidio del mercato, espansione programmata, capace di stimolare le vocazioni peculiari del nostro paese, il turismo e l’import-export”. “Chiediamo, inoltre, che venga predisposto un polo manutentivo di eccellenza, da servire tutti i vettori che passano per lo scalo romano di Fiumicino e che venga rilanciato l’handling e servizi di terra in un’ottica di esternalizzazione di un servizio di alto livello. Questo proprio per non concepirlo solamente come asservito alle esigenze della nuova Alitalia. Immaginiamo la nuova compagnia sulla scorta di un grande piano nazionale, che coinvolga le amministrazioni locali affinche’ investano in questo grande progetto, piuttosto di foraggiare i diretti competitors di Alitalia. Manifestiamo apprezzamento per la misura posta dal governo per garantire gli stipendi di fine aprile ed auspichiamo che venga fatta chiarezza sulla disparita di erogazione dei ristori da parte della Ue, una misura quest’ultima necessaria per far fronte ai mesi che ci separano dalla partenza della nuova compagnia” concludono.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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