ETIOPIA. GRANDI (UNHCR): AUMENTARE ACCESSO AGLI AIUTI NEL TIGRAY.
‘MIGLIAIA GLI SFOLLATI, ANCORA VIOLENZE DALLE TRUPPE ERITREE’ (DIRE) Roma, 16 apr. – L’intervento militare nella regione etiopica del Tigray “ha avuto conseguenze gravi, con un’impennata delle violazioni dei diritti umani che stanno continuando, commesse da milizie irregolari e in parte dalle forze eritree nel territorio, che ancora non sono state ritirate sebbene abbiamo salutato positivamente l’annuncio del premier etiope Abiy Ahmed circa il loro ritiro”. Lo ha detto Filippo Grandi, Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), in conferenza stampa a Roma. Grandi ha riferito di una “situazione umanitaria che peggiora” con 350mila sfollati interni” a cui si aggiungono “55mila rifugiati in Sudan, dove Unhcr e’ presente”. E poi, secondo l’Alto commissario, “c’e’ la complessa situazione dei rifugiati eritrei in quattro campi nel Tigray a cui abbiamo finalmente avuto accesso, e che sono stati distrutti nell’offensiva: sappiamo dove si trova circa la meta’ di queste persone, gli altri risultano disperse”. L’Alto commissario ha rivolto un appello alle istituzioni etiopiche. “Bisogna continuare ad ampliare l’accesso alle organizzazioni umanitarie e accordare un maggiore accesso agli aiuti umanitari”, ha detto, nonche’ “pacificare le tensioni tra le etnie e le comunita’, e anche con il Sudan”. Il timore, ha concluso Grandi, “e’ che nella regione il conflitto diventi di lungo periodo”.
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