G20. CLIMA E PATRIMONIO CULTURALE, AL VIA SECONDO WEBINAR MIC.

(DIRE) Roma, 12 apr. – Come possono la cultura e il patrimonio culturale guidare l’azione sul clima? Come sfruttare al meglio le opportunita’ offerte dalle nuove tecnologie per la prevenzione e la gestione dei rischi? Come puo’ la cooperazione internazionale aiutare le istituzioni del patrimonio a rispondere in caso di emergenza? Sono queste alcune delle domande su cui si articolera’ il secondo webinar di avvicinamento al G20 Cultura che verra’ trasmesso oggi, a partire dalle ore 12, sul canale youtube del ministero della Cultura. La riunione ‘Addressing the Climate crisis through Culture – Preserving Cultural Heritage, Supporting the Green Transition’ sara’ aperta da Lucia Borgonzoni, sottosegretario di Stato del ministero della Cultura, e vedra’ la partecipazione di esperti, studiosi e operatori di tutto il mondo, dai quali si raccoglieranno proposte e riflessioni che alimenteranno la discussione della riunione ministeriale G20 di fine luglio che tra i temi centrali ha proprio gli effetti del cambiamento climatico sul patrimonio culturale e le conseguenti azioni di tutela. Le tematiche culturali sono una peculiarita’ della Presidenza italiana che le ha volute inserire tra i pilastri fondamentali della sua agenda. La scelta di prevedere una riunione ministeriale dedicata conferma inoltre la linea avviata nel 2017 quando, a Firenze, su proposta del ministro Franceschini, si e’ tenuto il primo G7 Cultura.

Tra i partecipanti al webinar di oggi: Mario Tozzi, Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche; Rohit Jigyasu, Centro Internazionale per lo Studio della Conservazione e del Restauro del Patrimonio Culturale (Iccrom); Adam Markham, Union of Concerned Scientist; Johanna Leissner, Fraunhofer Institute; Julian Bickersteth, Presidente Istituto internazionale per la conservazione delle opere storiche e artistiche (Iic); Stacy Vallis, Icomos International Emerging Professionals; Emanuela Carpani, Soprintendente Sabap Venezia e Laguna; Sumayah Al-Solaiman, Ceo, Commissione Architettura e Design, Ministero della Cultura, Arabia Saudita; Mechtild Rössler, Direttore del Centro del Patrimonio Mondiale, Unesco e co-presidente del gruppo di esperti internazionali Unesco-Icomos-Ipcc; May Cassar, University College London; George Kremlis, Presidente dell’unita’ di coordinamento e membro del meccanismo flessibile dell’iniziativa per la protezione del patrimonio culturale e naturale dagli impatti del cambiamento climatico nel quadro dell’Unesco; Michele Lazinger, Consiglio Internazionale dei Musei (Icom); Nobuko Inaba, Professore Emerito, Universita’ di Tsukuba Visiting Professor, The Open University of Japan, Consigliere Speciale del Direttore Generale di Iccrom; Andrew Potts, presidente del gruppo di lavoro Icomos sul patrimonio culturale e il cambiamento climatico; Sara Crofts, amministratore delegato di Icon – l’Istituto di Conservazione; Cristina Sabbioni, Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche; Mauro Facchini, Commissione Europea, Capo dell’Unita’ Copernicus, Direzione Generale Mercato Interno, Industria, Imprenditoria; Andrea Taramelli, Professore associato Ius di Pavia – Delegato nazionale del progetto Copernicus; Anne Grady, Policy Officer, dg Educazione e Cultura, Commissione Europea; Marica Mercalli, Direttore Generale per la Sicurezza dei Beni Culturali del Ministero della cultura; Hannah Fluck, Responsabile della strategia ambientale presso Historic England; Daniele Spizzichino, Ispra; Alfonsina Russo, Direttore del Parco Archeologico del Colosseo; Vito D’Adamo, ministero della Cultura.

Agenzia DiRE www.dire.it

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