Papa Francesco: “Condividere proprietà non è comunismo, ma cristianesimo allo stato puro”.
di Vittorio Di Mambro Rossetti
“Gli Atti degli Apostoli raccontano che ‘nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune'”.
ROMA – “Così hanno fatto i discepoli: misericordiati, sono diventati misericordiosi. Lo vediamo nella prima Lettura. Gli Atti degli Apostoli raccontano che ‘nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune‘. Non è comunismo, è cristianesimo allo stato puro”. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia della Santa Messa nella Festa della Divina Misericordia, celebrata nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia.
“Ed è tanto più sorprendente- ha aggiunto- se pensiamo che quegli stessi discepoli poco prima avevano litigato su premi e onori, su chi fosse il più grande tra di loro. Ora condividono tutto, hanno ‘un cuore solo e un’anima sola’. Come hanno fatto a cambiare così? Hanno visto nell’altro la stessa misericordia che ha trasformato la loro vita. Hanno scoperto di avere in comune la missione, di avere in comune il perdono e il Corpo di Gesù: condividere i beni terreni è sembrato conseguenza naturale. Il testo dice poi che ‘nessuno tra loro era bisognoso’. I loro timori si erano dissolti toccando le piaghe del Signore, adesso non hanno paura di curare le piaghe dei bisognosi. Perché lì vedono Gesù. Perché lì c’è Gesù, nelle piaghe dei bisognosi”.
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