L’appello di Fish: “non lasciamo soli nelle scuole gli alunni e le alunne con disabilità”.

Mentre in tutta Italia nelle zone più a rischio contagio riprende la
didattica a distanza (Dad), la Federazione italiana superamento
handicap, Fish, oggi, sente il bisogno di intervenire lanciando
l’appello agli insegnanti e ai genitori per non lasciare da soli
nelle aule scolastiche gli alunni e le alunne con disabilità.

Zona rossa: non lasciamo soli nelle scuole gli alunni e le alunne con disabilità
Mentre in tutta Italia nelle zone più a rischio contagio riprende la didattica a distanza (Dad), la
Federazione italiana superamento handicap, Fish, sente il bisogno di intervenire lanciando l’appello
agli insegnanti e ai genitori per non lasciare da soli nelle aule scolastiche gli alunni e le alunne con
disabilità. Secondo quanto riferisce una circolare emanata dal Ministero dell’Istruzione, infatti,
l’attività didattica si potrà svolgere in presenza solo nel caso in cui sia necessario utilizzare laboratori
o per mantenere una relazione educativa stabile che possa realizzare l’effettiva inclusione scolastica
degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Una logica di separazione che la Fish non può accettare. Perché, dichiara il presidente della
Federazione, Vincenzo Falabella: «questa è una soluzione che ci riporta indietro nel tempo, alle classi
differenziali di 50 anni fa, un modello di scuola che respingiamo». Prosegue Falabella: «questo
modello è il contrario dell’inclusione. Per questo, lanciamo l’appello all’intero mondo scolastico e a
tutte le famiglie, affinchè non vengano lasciati da soli le alunne e gli alunni con disabilità». E poi
conclude: «quello che è certo è che comprendiamo il momento di emergenza, ma questo non può
giustificare, in alcun modo, l’adozione di politiche che comportano la riedizione delle classi speciali».
Gli fa eco l’esperto di inclusione scolastica della Fish, Salvatore Nocera, il quale ricorda: «a un mese
esatto dall’insediamento del nuovo Governo Draghi, i problemi dell’inclusione scolastica non sono
stati ancora affrontati in un incontro dell’Osservatorio del Ministero dell’Istruzione, come già
richiesto urgentemente dalla Fish». E ancora, dice Nocera: «mentre tale dialogo ancora non viene
instaurato, non possiamo accettare il ripristino della didattica in presenza soltanto per gli alunni con
disabilità e, contemporaneamente, che gli stessi docenti svolgano le lezioni a distanza per tutto il resto
della classe». E poi conclude così, Nocera: «oltre ciò, però, restano antichi e recenti problemi che
sono da affrontare al più presto, per far sì che non venga offuscata l’immagine della normativa italiana
che nei principi è fortemente inclusiva, ma nei fatti, invece, rischia di portare a una insoddisfazione
delle famiglie e degli alunni, con conseguente spreco di denaro pubblico».
Per questo, oggi, la Fish, tornando a chiedere un incontro alle massime istituzioni del settore, ribadisce
che la scuola ha bisogno di continuità e, ricordando che nei mesi passati con il Ministero
dell’Istruzione è stato avviato un importante percorso per l’inclusione scolastica, a partire dai nuovi
modelli di Pei, il Piano Educativo Individualizzato, dove si è richiamato il principio della
corresponsabilità educativa, la Fish, infatti, «ritiene fondamentale non rimettere in discussione ciò
che di buono è stato fatto finora». Anzi, conclude in una nota la stessa Federazione: «occorre insistere
sulle pratiche di inclusione in una prospettiva di valore, dove l’alunno con disabilità deve
rappresentare una risorsa per l’intero ambiente di apprendimento. Non lasciando indietro nessuno».

Gaetano De Monte,
Ufficio stampa Federazione Italiana Superamento Handicap.
Via Filippo Corridoni, 13
00195 Roma
ufficiostampa@fishonlus.it

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