Aquino: A proposito di Consiglio illegale.
Ho letto sul blog del PCI di Aquino un articolo di Pietro Ferone nel quale parla di “un Consiglio Comunale illegale solo per cacciarmi di nuovo” e ritengo di fare qualche precisazione sul punto. L’urgenza del Consiglio non nasce dalla spasmodica volontà di estromettere dal consesso Pietro Ferone, la cui attività “politica”, che (a differenza di lui) rispettiamo, ci è del tutto indifferente, essendo lontana anni luce dalla nostra impostazione.
Si è proceduto a convocare il consiglio, senza indugiare ulteriormente, perché l’accertamento delle condizioni di compatibilità alla carica rientra tra quelli che devono essere fatti immediatamente, tanto ciò è vero che, come già accaduto per il Ferone, si fanno per legge al primo consiglio all’atto dell’insediamento, per la certezza della composizione soggettiva del consiglio e questo lo dico anche a beneficio del consigliere Lorenza Di Brango, visto che , anche lei, sebbene lo dovesse già sapere di suo, poneva lo stesso interrogativo.
Quanto, invece alla illegittimità del deliberato, perché in presunto contrasto con il disposto della Corte d’Appello, riteniamo, invece, che sia del tutto rispettoso di quel pronunciamento, per le ragioni già diffusamente illustrate nel corpo della delibera e nel parere del legale dell’Ente.
Se perverrà il ricorso di Ferone, come sempre, tranquillamente e serenamente, faremo valere le nostre ragioni al Giudice e rispetteremo, in ogni caso, la decisione.
Così come verificheremo se il Ferone – in seno alla seduta consiliare contenente la delibera della decadenza ed in aperto conflitto di interessi che lo avrebbe dovuto indurre ad astenersi secondo l’art. 78 TUEL – potesse o meno, prima di abbandonare, interviene a sua difesa e addirittura depositare una nota scritta e, nel caso, quali iniziative adottare a tutela della legalità, a lui, come a noi, tanto cara.
Mi permetto, tuttavia, solo di registrare un dato politico: a differenza della prima delibera di decadenza, nessuno dei consiglieri in carica ha votato contro questa volta e nemmeno il consigliere Di Brango, che pure, a chiacchiere, sembrava scandalizzarsi: dopo essere più volte intervenuta in discussione ed aver addirittura depositato una nota scritta agli atti, al momento della votazione, si è alzata e se ne è andata.
Una notazione in chiusura: in politica, come in altri campi, quanto sarebbe bello che ciascuno si comportasse con coerenza rispetto alle idee che apertamente dichiara di fare proprie, facendosi carico, talvolta, anche del peso di qualche responsabilità.
Aquino lì 03.03.2021 il Presidente del Consiglio Comunale
Comune di Aquino
Gabriele Maurizio