NIGERIA. MANIFESTAZIONE CONTRO ABUSI POLIZIA, TENSIONE A LAGOS.

IN PROGRAMMA DOMANI, TRE MESI DOPO SPARI SU DIMOSTRANTI E VITTIME (DIRE) Roma, 12 feb. – “Occupy Lagos Lekki Toll Gate”. E’ lo slogan e l’hasthag che, insieme all’ormai noto #EndSars, decine di attivisti nigeriani stanno rilanciando in queste ore sui social per promuovere l’organizzazione di una manifestazione contro la riapertura del casello autostradale di Lekki, prevista per sabato e non autorizzata dal governo. Situato alle porte della citta’ piu’ popolosa del Paese, Lagos, il casello di Lekki e’ stato teatro a ottobre di un intervento delle forze armate durante una protesta contro gli abusi della polizia che provoco’ almeno 12 vittime. Il corteo in questione era parte di una piu’ ampia mobilitazione nata settimane prima per chiedere lo scioglimento delle Unita’ anti-rapine note come Sars, poi formalmente abolite dal governo. I manifestanti hanno espresso l’intenzione di impedire la riapertura della struttura, prevista proprio per sabato, che a loro dire potra’ tornare in funzione solo dopo che sara’ fatta giustizia per quanto avvenuto a ottobre. Stando al quotidiano The Nation, il ministro dell’Informazione nigeriano, Lai Mohammed, ha detto che qualsiasi tentativo di protesta sara’ represso. Il ministro ha premesso che il diritto a manifestare pacificamente e’ garantito dalla Costituzione ma ha aggiunto che “il rischio che si verifichino violenze in questo caso e’ molto alto”. Mohammed ha parlato di informazioni giunte dei reparti di intelligence che indicherebbero che “gli attivisti si sono messi in contatto con gruppi di persone fuori dal Paese, inclusi elementi sovversivi, nell’ottica di destabilizzare il Paese”. Secondo il ministro, il governo del presidente Muhammadu Buhari ha acconsentito a tutte le richieste degli attivisti, compreso il rilascio dei manifestanti arrestati durante le proteste dei mesi scorsi e l’istituzione di comitati d’inchiesta sulle violenze della polizia.

Agenzia DiRE   www.dire.it