Cassino: il progetto relativo alla Green Valley da più enti ciociari.
Il progetto, come illustrato dal Presidente Delle Cese e dal Sindaco Sacco in conferenza stampa, ha come obiettivo quello di realizzare un nuovo modello di sviluppo nel Lazio meridionale unendo i principi dell’economia circolare con il risanamento ambientale. Il punto centrale dell’iniziativa riguarda la creazione di una filiera per la coltivazione della canapa e altre essenze e piante, dalle quali trarre derivati da utilizzare per la realizzazione di nuovi materiali per l’utilizzo nella produzione industriale. A puro titolo esemplificativo, la canapa e i suoi derivati potranno essere utilizzati nella produzione di: alimenti e cosmetici, fibra naturale per tessuti, fibra naturale per la bioedilizia, lubrificanti e olii per uso industriale e biocarburanti, bio-imballaggi, componentistica per auto, buo-ingegneria.
Tre le fasi su cui si articolerà il progetto:
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Fase uno ricerca e sperimentazione sulla coltivazione della canapa, sui nuovi materiali e prodotti realizzabili con i derivati della canapa o di altre essenze, sui processi tecnologici per la produzione industriale, sulla verifica della sostenibilità sia ambientale che economica del progetto; fondamentale, per questi obiettivi, il ruolo dell’Unicas e di Enea; il cronoprogramma delle attività assegna un anno di tempo per questa prima fase.
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Fase due si darà corso ai procedimenti, alla redazione dei progetti e alle attività per la realizzazione della filiera e del distretto industriale; dalla fine della prima fase, si stima un tempo di attuazione per i detti interventi in un anno.
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Fase tre consiste nella gestione della definitiva attuazione dei progetti, a partire dalla fine del secondo anno dalla firma del protocollo d’intesa.
“Come istituzione abbiamo delineato una rotta che è quella dell’economia circolare, della green economy – ha affermato il Presidente del Cosilam Marco Delle Cese – Pensando a questo progetto abbiamo subito cercato dei partner scientifici di alto livello e, sono sicuro, siamo riusciti a trovare i migliori con l’Università ed Enea. Oggi dobbiamo essere pratici e dobbiamo iniziare il lavoro, per questo motivo mi rivolgo al mondo imprenditoriale perché avremo l’esigenza di avere anche dei player industriali. E su questo posso annunciare che ci sono già delle manifestazioni d’interesse. Iniziamo subito, individuiamo i terreni, iniziamo a lavorare. Quella della bio-plastica è un obiettivo che si raggiunge con le competenze e con il tempo. Essere veloci sarà la vera sfida. A tutto questo si aggiunge anche l’inizio della fitodepurazione dei terreni in un’area che ha dato molto dal punto di vista ambientale, come è stato per la Valle del Sacco. Tutto questo rappresenta una rivoluzione green”.
“Il nostro è stato un territorio che fino ad oggi è stato interessato da innumerevoli problematiche ambientali – ha sottolineato il Sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco – Attraverso questo progetto vogliamo recuperare, con le qualità che ci offrono le tecniche di fitodepurazione, i terreni di quest’area. Un investimento non solo sotto il profilo ambientale, ma anche sotto il profilo socio-economico. A tal proposito ci aspettiamo una forte crescita dal punto di vista economico ed occupazionale. Nuove tecniche, nuovi metodi, che potranno dare un’inversione di tendenza e uno sviluppo atteso da tutti”.