‘Operazione costruttori’: i socialisti scaricano Renzi, cresce l’ansia dentro Italia Viva.
“Le maggioranze in un sistema non più bipolare si cercano e si costruiscono in parlamento”, chiarisce Franceschini per spazzare via il campo da ogni possibile polemica.
La data da segnare sul calendario è quella di martedì prossimo, quando Giuseppe Conte si presenterà a Palazzo Madama per incassare la fiducia del Senato. Dopo lo strappo di Matteo Renzi, la coalizione giallorossa riuscirà ad ottenere i voti necessari per continuare a governare? E’ su questo che stanno lavorando Pd e M5s, nella convinzione di poter creare un gruppo politico che permetta al premier di restare a Palazzo Chigi.
“Costruttori, non responsabili”, è il mantra ripetuto per tutta la giornata di oggi. Una citazione del presidente Mattarella per legittimare un’operazione che, seppur aspramente criticata in passato, sembra essere tornata di moda. “Le maggioranze in un sistema non più bipolare si cercano e si costruiscono in parlamento“, chiarisce Franceschini per spazzare via il campo da ogni possibile polemica. “Nel passato il termine responsabili indicava una negatività, non è più così“.
L’operazione ‘costruttori’ parte dal gruppo parlamentare del MAIE, pronto ad allargarsi per accogliere chi, dal gruppo misto o dai partiti centristi, vorrebbe far proseguire la legislatura fino al 2023. Ma se il centrodestra sembra far quadrato per sbarrare la strada al premier, la durezza con la quale il Partito Democratico ha risposto alla mossa di Matteo Renzi sembra aprire delle crepe proprio dentro Italia Viva.
“Matteo Renzi è inaffidabile”, tuona il segretario dem Nicola Zingaretti. “Bisogna parlamentarizzare la crisi”, aggiunge a stretto giro Graziano Delrio. In casa dem sembrano stufi del senatore di Rignano e decisi a non perdere l’occasione di mettere Italia Viva con le spalle al muro. Ed il colpo sembra andare a segno, con il senatore socialista di Italia Viva Riccardo Nencini che, in un comunicato dai toni ambigui, chiude all’ipotesi di una “crisi al buio” dicendosi pronto a sostenere “una maggioranza organica entro un quadro politico certo”. Una dichiarazione che fa crescere i malumori tra i renziani, con un dettaglio non di poco conto: Nencini è il senatore che a Italia Viva ‘presta’ il simbolo, requisito fondamentale per il mantenimento del gruppo al Senato.
NENCINI-MARAIO (PSI): NO AI RESPONSABILI, ORA ESECUTIVO COSTRUTTORI
“Non è questo il tempo per avventurarsi in una terra incognita. Non con una pandemia che ha mietuto 80.000 vite, non con il comparto produttivo alle corde, non con la disoccupazione che cresce, non con le scuole chiuse. Dal governo dell’emergenza bisogna passare rapidamente a una fase diversa, tale da assicurare agli italiani un futuro. Ce lo consentono i fondi del Recovery Fund e il vaccino. L’anno in corso sarà un anno decisivo, a condizione che venga affrontato con coraggio e visione lunga da un Governo autorevole“, cosi’ il segretario del Psi Enzo Maraio e il senatore Riccardo Nencini, come riporta ilmattino.it.
Nencini e Maraio spiegano che “i socialisti voteranno la prossima settimana lo scostamento di bilancio per consentire nuovi ristori ad ampi settori dell’economia falcidiati dalla pandemia. Ma è inutile nascondersi: la crisi di governo c’è e va affrontata con decisione e senza mettere tempo in mezzo. Sono queste le ore dei costruttori. La strada maestra è mettere al centro il Parlamento e salire al Quirinale utilizzando questa manciata di ore per verificare se esistano le condizioni per formare una maggioranza organica entro un quadro politico certo”.
E concludono: “Avessimo un centro destra a trazione berlusconiana, l’ideale sarebbe un esecutivo di rinascita da oggi a fine legislatura. Gettare le fondamenta della nuova Italia, come avvenne tra il 1944 e il 1947, per affidarsi poi alla sfida elettorale. Non è così, non con Salvini e Meloni che inneggiano a Trump e ritengono l’Europa un pericoloso accidente. Chi ha maggiori responsabilità è chiamato ad esercitarle fuoriuscendo dalla logica dei duellanti e tenendo fermo il richiamo del Presidente della Repubblica. Noi siamo tra i costruttori“.
MERLO (MAIE): NON CERCHIAMO RESPONSABILI, MA COSTRUTTORI
Si è tenuta questa mattina la riunione dei gruppi parlamentari del MAIE, presieduta dal senatore Ricardo Merlo, sottosegretario agli Esteri in questa legislatura. Erano presenti, oltre a Merlo, i senatori Adriano Cario, Raffaele Fantetti e Saverio De Bonis, i deputati Mario Borghese, Antonio Tasso e Andrea Cecconi.
La riunione, si legge in una nota, durata un paio d’ore, è stata convocata dal presidente Merlo alla luce degli ultimi avvenimenti politici, per valutare la situazione attuale e studiare i prossimi passaggi.
La linea è chiara: assoluto sostegno al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Sono state inoltre espresse forti critiche, da parte di tutti i presenti, nei confronti di Matteo Renzi, che con la decisione di far ritirare le ministre di Italia Viva ha fatto precipitare l’Italia verso una crisi al buio, per giunta in un momento di grande emergenza sanitaria nazionale e di grave crisi economica per il Paese. Ora che il dado è tratto, si cerca di ricostruire.
“In Parlamento non cerchiamo responsabili, ma costruttori” ha detto il Sottosegretario Merlo. “Siamo convinti che una maggioranza disposta a sostenere il premier Conte sia ancora possibile, eventualmente anche facendo a meno di quegli irresponsabili che hanno messo i propri interessi personali al di sopra di quelli dei cittadini. Per questo dal MAIE-Italia23 continuiamo a lavorare per guardare al futuro e garantire anni di lavoro e di riforme per il bene del Paese e degli italiani”.
Agenzia DiRE www.dire.it