CHIESA. ROMA, DOMENICA AL MUSEO EBRAICO XXXII GIORNATA PER IL DIALOGO.
“È un fatto significativo che questa Giornata di incontro avvenga nel cuore della comunita’ ebraica romana- sottolinea monsignor Marco Gnavi, incaricato dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo, il dialogo interreligioso e i nuovi culti- e’ un segno di accoglienza di cui siamo grati, che si inserisce nella storia di questi anni. Il tema del Qohelet sfida la nostra coscienza in questo tempo di pandemia, di fronte alle domande piu’ profonde sulla fragilita’ dell’esistenza”. Come ricorda monsignor Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione episcopale Ecumenismo e dialogo della Cei, “e’ significativo che nell’anno liturgico ebraico questo libro venga letto durante la festa di Sukkot, vale a dire la festa delle capanne: richiamo della fragilita’ e della precarieta’ dell’esistenza, certo alleviata dalla presenza della Torah, che da’ gioia a chi la accoglie e la pratica. Cosi’ noi, esseri umani, nella precarieta’ e nella sofferenza condivise in questo tempo abbiamo perseverato nella ricerca di Dio per riscoprire il senso della vita e la protezione nella fragilita’, come fece il Qohelet”. “Questo momento di riflessione- conclude monsignor Gnavi – sostiene quindi la testimonianza di ebrei e cristiani, alle prese oggi con un cambiamento d’epoca radicale, accompagnato da domande radicali, alle quali- senza eluderne la drammaticita’ – si intende cercare risposte assieme”.