ANAGNI: Comunicato congiunto delle forze di maggioranza sul “piano parcheggi”.

La pedonalizzazione completa del centro storico è un obiettivo a medio-lungo termine di portata strategica e che mette d’accordo, almeno a livello politico, tutti indistintamente.
Tuttavia esistono due modalità differenti di concepire la questione: una ancorata al passato che, pur animata da buone intenzioni per la salvaguardia del centro storico, concepisce questa importante area urbana della nostra città come intangibile e vorrebbe la pedonalizzazione immediata senza rimuovere il “problema parcheggi” che è il principale ostacolo all’eliminazione delle automobili dai meravigliosi scorci del centro.
Un’altra più attenta alle dinamiche dello sviluppo urbanistico organico di Anagni e che è ben consapevole della necessità di dotare il centro storico (e più in generale la città) di infrastrutture idonee a farne un luogo adatto per l’accoglienza turistica ma soprattutto vivibile per i residenti ed i cittadini che si recano in centro.
Se ai tempi dell’Amministrazione Bassetta ci furono pezzi dell’attuale maggioranza a sostegno della proposta del Comitato “Antica Via degli Orti”, è anche vero che l’attuale sindaco Daniele Natalia, pur essendo all’opposizione, non si espresse mai in termini dogmatici, anzi, aprì alla possibilità di costruire un parcheggio a ridosso del centro storico purché fosse poco invasivo e complementare alla “Via degli Orti” e al resto dello spazio verde.
L’attuale maggioranza ritiene che questa linea, coerentemente ad una certa visione dello sviluppo cittadino, sia quella giusta da seguire e che sia, a scanso di equivoci, la migliore perché è capace di coniugare modernizzazione infrastrutturale e difesa del patrimonio storico-culturale. Non da ultimo, vista la centralità di questo punto nel dibattito di questi giorni, il progetto dell’Amministrazione Natalia prevede proprio, accanto alla costruzione del parcheggio, l’effettiva realizzazione della “Via degli Orti”, magari non secondo quanto desiderato interamente dal Comitato omonimo ma comunque raggiungendo una sorta di giusto compromesso.
La scelta dell’Amministrazione Natalia di presentare il project financing per il “piano parcheggi” ha una natura riformista, risponde appieno alle necessità della città – quelle reali che molto spesso non vengono subito percepite dall’opinione pubblica – e lo fa “gradualmente”, senza piegarsi alla logica della cementificazione selvaggia né, tantomeno, all’ambientalismo radicale.
Il tema del contendere è sostanzialmente politico perché a confrontarsi sull’opportunità del parcheggio sono diverse idee di politica turistica, politica economica e sviluppo urbanistico. Se il dibattito “scadesse” sulle caratteristiche tecniche del parcheggio allora sarebbe un fallimento.
Restando invece in ambito politico, è innegabile il fatto che il rilancio economico-commerciale del centro storico (di cui si è fatta “indigestione intellettuale” nel corso dell’ultimo decennio), la soluzione delle problematiche connesse alla ZTL, la risposta definitiva all’emergenza posti auto in centro e perfino la valorizzazione degli spazi verdi siano questioni legate a doppio filo alla effettiva realizzazione del “piano parcheggi”.
Il progetto è infatti complessivo, da intendersi in termini più generali che, a grandi linee, sono i seguenti: il parcheggio verrebbe costruito il più lontano possibile dal Parco della Rimebranza, dunque dall’area monumentale novecentista del centro, ed a ridosso di Via Bagno che è un’area che da anni attende d’essere riqualificata; andrebbe, come già si è detto, a coniugarsi con il progetto della “Via degli Orti” ed a sfruttare un camminamento dal parco della Rimembranza fino al parcheggio; l’utilizzo dei circa 5000 mq di giardino della Casa Colacicchi che l’Amministrazione ha intenzione di acquistare per farne un luogo atto ad ospitare eventi culturali e sociali d’importanza rilevante; il facile raggiungimento pedonale di Piazza Cavour con l’eliminazione delle barriere architettoniche.
La salvaguardia del centro storico e la trasformazione di Anagni in una città turistica restano slogan vuoti se slegati dalla volontà politica di dotare la città di infrastrutture e servizi. Ad una visione moderna, accogliente e funzionale del centro storico corrisponde l’abbandono necessario di una idea senza dubbio allettante e romantica, ma ormai fuori dal tempo, che si potrebbe definire di “immobilismo conservativo”. Ma cambiare non significa sempre e solo violare, violentare e peggiorare; in questo caso cambiare percezione del centro storico significherebbe migliorare e, contemporaneamente, difendere.
L’area parcheggi sarebbe una piccola porzione rispetto a quella verde ed al polo culturale che intorno vi nascerebbe.
Ecco la grande forza del “riformismo” politico-amministrativo, la sua modernità, ascrivibile ad una Amministrazione che, se è moderata nei toni, è rivoluzionaria nelle idee.
Dunque, una volta ottenute tutte  le garanzie del caso e la certezza che il nuovo parcheggio si inserirà in un progetto più ampio di tutta l’area circostante, perché non cogliere finalmente l’occasione della modernizzazione?

A tutto questo si aggiunga che contemporaneamente verrà costruito anche un moderno e funzionale parcheggio intermodale alla stazione, a beneficio dei tanti pendolari e, soprattutto, verrà efficientata l’attuale linea pubblica di illuminazione e implementata la stessa per ulteriori 20 chilometri,  dando ad Anagni tanta sicurezza in termini di viabilità, ma anche la dignità di una città rimasta “buia” da troppi anni.

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