Cosa ha messo Babbo Natalia sotto l’albero per gli anagnini?

Cosa ha messo Babbo Natalia sotto l’albero per gli anagnini? 80.000 euro di lucine e 84.000 tonnellate di
immondizia!
Qualche giorno fa, durante la seconda seduta della conferenza dei servizi per l’impianto di biodigestione
richiesta da Energie Anagni, alla quale Sinistra Italiana ha partecipato come unico partito politico della
provincia, il sindaco della nostra città, Daniele Natalia, ha espresso parere favorevole al progetto. Circa una
anno fa, Viviana Cacciatori e Marco Maddalena, rispettivamente referente comunale e responsabile
regionale di SI, presentarono delle osservazioni in Regione spinti soprattutto da una rincuorante determina
che esprimeva parere negativo per un altro impianto, di più modeste dimensioni, il cui progetto era stato
presentato nel comune di Ferentino. Riportiamo uno stralcio:
“Con la Determinazione n. G00011 del 09/01/2015 della Direzione Regionale è stato espresso giudizio di
compatibilità negativa per un impianto proposto dalla società Rodesco similare ma di dimensioni inferiori
nel Comune di Ferentino, adducendo tra le varie motivazioni che “ il quadro ambientale della Valle del
Sacco risulta compromesso dal punto di vista ambientale tale da impedire la collocazione di ulteriori
attività rispetto a quelle già presenti nel comprensorio”, pertanto si richiede il rispetto del principio e della
prescrizione dettata nella determinazione su menzionata anche nel procedimento dell’impianto di
biodigestione e compostaggio di Anagni , oggetto, delle osservazioni .”
È chiaro che l’indirizzo della Regione è quello di non voler compromettere ulteriormente la Valle del Sacco
che, soprattutto dal punto di vista ambientale, ha già dato tanto. Eppure noi oggi ci troviamo con questa
spada di Damocle sulla testa per qualcosa di sovradimensionato rispetto all’esempio riportato e a cui il
nostro primo cittadino ha dato il suo benestare.
Il Sindaco di Anagni ritiene forse che Il quadro ambientale della Valle del Sacco risulta essere migliorato
rispetto al 2015? Senza contare poi che nell’area SIN Valle del Sacco sono in corso ulteriori proposte di
impianti di solo trattamento rifiuti organici per un peso complessivo di circa 300mila tonnellate annue di
fronte ad un fabbisogno provinciale di circa 36 mila tonnellate. Vogliamo ricordare inoltre che la Saf ,
attraverso il piano aziendale , già approvato dai Comuni della Provincia di Frosinone, ha previsto di
prendersi carico del fabbisogno della provincia.
A cosa servono dunque nuovi impianti? A cosa servono soprattutto impianti di dimensioni spropositate? Il
dubbio é che tale capacità di smaltimento serva ad accogliere i rifiuti non solo del nostro territorio.
Sebbene la biodigestione si inserisce a pieno titolo nel ciclo dello smaltimento dei rifiuti in termini di
sostenibilità, è vero d’altro canto che il Sindaco e la sua Amministrazione, con un impianto di tali
dimensioni, ci trasformeranno nella pattumiera di un territorio ben più ampio.
Se dovessimo porre su una metaforica bilancia punti di forza e di debolezza di tale scelta, osserveremmo
che i costi di una tale operazione superano di gran lunga gli eventuali benefici. Nessuna ricaduta
significativa in termini occupazionali e lo sfruttamento dell’energia prodotta sarebbe a beneficio del
privato. Per non parlare del peso consistente del trasporto su gomma di tonnellate di rifiuti non prodotti
dal nostro territorio. Tutti questi elementi sono in contraddizione con un’idea sostenibile di economia:
quella circolare. Non c’è garanzia alcuna infatti che il prodotto ricavato si trasformi in un effettivo servizio al
cittadino, come già asserito. Oltretutto una biodigestione ben fatta necessita di una differenziazione dei
rifiuti a monte impeccabile.
Il sindaco Natalia, con la sua scellerata condotta in Conferenza di Servizi, sancisce unilateralmente
l’ulteriore declino della nostra città e del territorio circostante in termini di sviluppo sostenibile, di attrattiva
economica e, soprattutto, l’ennesimo danno sanitario per chi questo territorio lo vive e per chi di questo
territorio “ne” vive. Noi di S. I., ribadiamo la nostra contrarietà all’installazione dell’impianto di
biodigestione voluto dal Sindaco e dalla sua compagine. Evidentemente l’economia circolare di cui parlava
il Sindaco a suo tempo non può essere altro che una figura retorica di un altro circolo, un circolo vizioso,
che porta inevitabilmente al definitivo declino della città.

Sinistra Italiana Anagni

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