In Ue raggiunto l’accordo su bilancio e Recovery Fund.

di Maria Rita Graziani

Matteo Renzi attacca: “Piano italiano ridicolo”.

Raggiunto ieri sera l’accordo in Europa sul Recovery Fund. Gioisce il premier Conte, che su Twitter scrive: “Appena raggiunto in Consiglio europeo l’accordo definitivo su #NextGenerationEU. Questo significa poter sbloccare le ingenti risorse destinate all’Italia: 209 miliardi. Approvato anche il Bilancio pluriennale. Ora avanti tutta con la fase attuativa: dobbiamo solo correre!”. Gli fa eco la deputata Teresa Manzo, capogruppo M5S in commissione Bilancio, che in una nota scrive: “L’accordo sul Recovery Fund e’ cosa fatta, finalmente. C’e’ voluta tutta l’insistenza dell’Italia e del Presidente Conte, che aveva bisogno di un mandato forte dal Parlamento e lo ha avuto. Sono stati superati i veti incrociati dei Paesi frugali prima e di Polonia e Ungheria poi, e l’Italia si conferma come prima beneficiaria delle risorse europee: 209 miliardi di euro, dei quali circa 80 a fondo perduto. Un sostegno determinante che ci consentira’ di continuare a sostenere l’economia e di progettare il Paese del futuro attraverso un grande piano di investimenti pubblici nei settori cari al MoVimento 5 Stelle: ambiente, innovazione, digitalizzazione, sanita’, formazione dei lavoratori”.

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RENZI: “IL PIANO SUL RECOVERY FUND È RIDICOLO CON ZERO PAGINETTE SUI GIOVANI

Il risultato raggiunto non placa però le polemiche e Matteo Renzi torna all’attacco. “Chi ha fatto il piano del Recovery Fund con Conte? Non lo so, non l’ho capito, dico davvero”, dichiara il leader di Italia Viva, ospite di Stasera Italia su Rete4. “Cosa deve cambiare? Per noi tutto il piano lanciato sul Recovery Fund, che e’ un piano ridicolo con pochi soldi per sanita’ e cultura, zero paginette sui giovani”, aggiunge. Riguardo al braccio di ferro con il premier degli scorsi giorni, il leader di Italia Viva spiega: “Abbiamo cercato di fermare una follia che era quella di spendere 200 miliardi male. E’ una grande occasione per i nostri figli e nipoti, spendiamoli bene. Su 200 miliardi ne hanno messi solo 3 sul turismo. Va fatto un dibattito in Parlamento, anche prendendo le idee dell’opposizione e tutte le altre categorie. Uno che mette tre miliardi sul turismo vuol dire che non ha mai ascoltato un albergatore, mettere cosi’ poco in questo settore e’ una provocazione”.

Agenzia  DiRE  www.dire.it

 

 

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