Lo stadio San Paolo di Napoli intitolato a Diego Armando Maradona, ora è ufficiale.
NAPOLI – Con una delibera approvata oggi, lo stadio San Paolo di Napoli è stato intitolato a Diego Armando Maradona. La delibera è stata proposta dal sindaco Luigi de Magistris, dall’assessora alla Toponomastica Alessandra Clemente e firmata da tutta la giunta comunale. L’impianto di Fuorigrotta, subordinatamente all’autorizzazione del Prefetto della provincia di Napoli, si chiamerà ‘stadio Diego Armando Maradona’.
Nell’atto ufficiale dell’amministrazione, il Pibe de oro viene ricordato come “il piu’ grande calciatore di tutti i tempi, i cui altissimi meriti sportivi sono stati tra l’altro riconosciuti con la nomina ad ambasciatore della Fifa, che con il suo immenso talento e la sua magia ha onorato per sette anni la maglia della squadra del Napoli, regalandole i due scudetti della storia e altre coppe prestigiose, e ricevendo in cambio dalla cità intera un amore eterno e incondizionato. Ha incarnato il simbolo di riscatto di una squadra alla quale, negli anni più bui, ha dimostrato che è possibile rialzarsi, vincere e trionfare, offrendo al tempo stesso un messaggio di speranza e di bellezza all’intera città perché, attraverso le vittorie calcistiche del fuoriclasse argentino a vincere non è stata soltanto la squadra del Napoli, ma l’intera città, che si identifica pienamente in lui”.
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Nella delibera si legge che Maradona è sempre stato “dalla parte dei più deboli e della gente comune, ha combattuto i pregiudizi e le discriminazioni di cui erano ancora oggetto i napoletani all’interno degli stadi, diventando idolo dell’intera città, che gli ha perdonato anche le debolezze e le fragilità dell’uomo che mai hanno offuscato la grandezza del campione”. L’argentino, ancora la delibera, “è amato e ricordato anche da chi non è appassionato di calcio o da quanti, nati dopo le sue leggendarie imprese calcistiche, non hanno vissuto gli anni dei suoi successi. Le manifestazioni di cordoglio e i riconoscimenti ricevuti hanno inoltre superato tutti i confini sportivi, sociali, geografici, politici e religiosi, che hanno avuto rarissimi precedenti, al punto da far diventare l’intitolazione del ‘suo’ stadio napoletano un coro unanime di portata ben più ampia della tifoseria cittadina”.
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